Come ormai consuetudine, dedico questo famoso scritto, forse una parabola di origine ebraica, “Le quattro candele”, a tutti. E lo dedico anche a chi ne ha, probabilmente e stranamente, più bisogno degli altri, ovvero ai nostri governanti, ai nostri politici, di tutti i colori, idee ed opinioni, ai leader, alle così dette élite. E ancora, ai loro “ammiratori”, che, sebbene siano in molti (ma sempre di meno con il passare del tempo) li ritengono capaci di fare bene il loro lavoro ma, la realtà e le condizioni della nostra vita, dimostrano, al contrario, che tanto bene non lo hanno fatto neanche nel 2023.
Dedico questo scritto a coloro i quali, in questo difficile anno, continuano a non voler vedere o si nascondono di fronte agli eventi, incuranti o speranzosi che sia qualcun altro a risolvere le questioni, anche le loro.
Dedico questo scritto a chi vive la sofferenza, la paura, l’incertezza, l’ansia di non sapere come andare avanti, a chi vede di fronte a sé solo l’impossibilità di guardare ad un futuro normalmente dignitoso.
Dedico questo scritto a chi subisce la guerra degli altri, lontani, comodi e protetti, vittime di scelte vergognose ed ingiustificabili, di interessi sporchi e falsità colpevoli.
Dedico questo scritto a tutti voi, cari lettori del mio sito, che, con la vostra presenza, mi avete dato e mi date la forza di essere orgoglioso della mia testarda volontà di essere un democratico vero, lontano, anzi, lontanissimo, dal comodo pensiero unico.
In una stanza silenziosa stavano accese quattro candele.
La prima disse:
“Io sono la PACE, ma gli uomini, veramente, non la vogliono. Allora io mi lascerò spegnere”.
La seconda disse:
“Io sono la FEDE, ma gli uomini non credono più. Purtroppo non servo a nulla. Allora io mi lascerò spegnere”.
La terza disse:
“Io sono l’AMORE, ma il mondo è triste perché gli uomini non si amano più. Allora io mi lascerò spegnere”.
Entrò nella stanza scura un bambino.
“Aiuto! Aiuto! Ho paura del buio!”
La quarta candela lo tranquillizzò dicendo:
“Non avere paura. Con la mia fiamma accendi le candele spente e tornerà la luce!
Io sono la SPERANZA!”
Auguri di Felice Anno Nuovo da Il vento di nord est.
NOTA: l’immagine in questo post è stata realizzata da Biagio Mannino utilizzando una scena tratta dal film “La vita è meravigliosa” – diretto da Frank Capra, con James Stewart e Donna Reed (1946).