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La lista “Insieme Liberi” non è stata invitata dal Centro Culturale Lorenzo Bellomi.

(Si riporta il comunicato come ricevuto)

Comunicato stampa della lista Insieme Liberi
Incontro pubblico «Elezioni regionali: che cosa c’è in gioco?» Trieste, 24 marzo 2023.
La lista “Insieme Liberi” non è stata invitata dal Centro Culturale Lorenzo Bellomi.
Vogliamo denunciare una situazione davvero incresciosa e lesiva delle basilari regole dell’impianto democratico e della rappresentanza istituzionale. Il Centro Culturale Lorenzo Bellomi
ha organizzato a Trieste venerdì 24 marzo, alle 18, presso la Sala conferenze dell’Hotel Milano,
un incontro pubblico dal titolo «Elezioni regionali: cosa c’è in gioco?» Orbene, sono stati invitati tre candidati consiglieri regionali in rappresentanza di tre dei quattro candidati alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia; non è stato invece invitato alcun candidato della
lista Insieme Liberi, in rappresentanza della candidata alla presidenza avv. Giorgia Tripoli.
Da notare che un’esclusione ancor più grave, in quanto erano stati invitati tre candidati presidenti e non l’avv. Tripoli, purtroppo era già accaduta recentemente in un incontro organizzato
da alcuni Ordini delle professioni sanitarie.
Non sono noti i motivi anche di quest’ultima scorretta e irrispettosa esclusione. Ci viene da
pensare che abbiano a che fare con le proposte libere e fuori dal coro di questa nuova realtà
politica, che raccoglie diversi movimenti e associazioni della cosiddetta area del dissenso; ma
che in realtà sono forze civiche di buon senso, forze civiche testimoni di accreditate verità
medico-scientifiche pervicacemente oscurate e che si sono schierate a difesa di fondamentali
diritti costituzionali, calpestati in questi anni di cosiddetta sindemia covid.
Evidentemente, così come alcuni Ordini professionali sanitari, anche il Centro Culturale Lorenzo Bellomi non considera e non sa apprezzare il valore etico della par condicio, pur non
obbligatoria in questo caso; e ciò stupisce molto, ricordando proprio l’apertura al dialogo e
al confronto del vescovo Bellomi. Inoltre una così smaccata discriminazione evidenzia di per
sé un deficit di onestà intellettuale e di credibilità nel proporre alla cittadinanza un incontro
pubblico, che dovrebbe invece essere equilibrato, equanime e veramente rappresentativo di
tutte le proposte politiche per le imminenti elezioni regionali del 2 e 3 aprile.
Davvero oramai sembra non esserci più limite alla censura preventiva, all’omologazione del
pensiero, all’impedimento di un dibattito aperto; insomma questo poco edificabile accadimento è un’ulteriore grave spia di come sempre più persone e istituzioni stiano sfilacciando il
nostro tessuto civile e democratico.
Certo, mala tempora currunt e quindi, in questo momento di oscurantismo, è più che mai
necessario avere nuove realtà come Insieme Liberi che sappiano e vogliano offrire preziose
opportunità di cambiamento sociale e politico: auspichiamo invero che tanti cittadini sappiano cogliere tali opportunità!
Trieste, 23 marzo 2023
http://www.insiemeliberi.it

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons.

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Insieme Liberi: “Oramai sembra non esserci più limite alla censura preventiva”.

(Si riporta il comunicato come ricevuto).

Comunicato stampa della lista Insieme Liberi
Vogliamo denunciare una situazione davvero incresciosa e lesiva delle basilari regole dell’impianto democratico e della rappresentanza istituzionale. Alcuni Ordini delle professioni sanitarie (Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, gli Ordini della Professione Ostetrica Interprovinciale di Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone, gli Ordini delle professioni Infermieristiche di Pordenone, Trieste e Udine, l’Ordine Fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia) hanno organizzato un incontro pubblico rivolto a cittadini e professionisti sanitari dal titolo “Salute dei cittadini e futuro delle professioni sanitarie – Gli Ordini delle professioni sanitarie incontrano i candidati alla Presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia”; venerdì 17 marzo 2023, nella Sala Tommaseo B del NH Hotel di Trieste.
Orbene, dei quattro candidati alla Presidenza della regione Friuli Venezia Giulia ne sono stati invitati solamente tre: è stata infatti esclusa la candidata della Lista “Insieme Liberi”, avv. Giorgia Tripoli.
Non sono noti i motivi di questa scorretta e irrispettosa esclusione. Ci viene da pensare che abbiano
a che fare con le proposte libere e fuori dal coro di questa nuova realtà politica, che raccoglie diversi movimenti e associazioni della cosiddetta area del dissenso; ma che in realtà sono forze civiche di buon senso, forze civiche testimoni di accreditate verità medico-scientifiche pervicacemente oscurate e che si sono schierate a difesa di fondamentali diritti costituzionali, calpestati in questi anni di cosiddetta sindemia covid.
Evidentemente tali Ordini professionali non considerano e non sanno apprezzare il valore etico della par condicio; inoltre una così smaccata discriminazione qualifica di per sé la totale assenza di onestà intellettuale e la mancanza assoluta di credibilità nel proporre oltre che ai professionisti anche alla cittadinanza un incontro pubblico, che dovrebbe essere equilibrato, equanime e veramente rappresentativo di tutte le proposte politiche per le imminenti elezioni regionali del 2 e 3 aprile.
Davvero oramai sembra non esserci più limite alla censura preventiva, alla becera omologazione del pensiero, all’impedimento di un dibattito “sano e salutare”; insomma questo inqualificabile accadimento è un ulteriore e grave “sintomo” di come sempre più persone e istituzioni stiano colpevolmente rendendo “malato” il nostro tessuto civile e democratico.
Certo, mala tempora currunt e quindi, in questo momento di oscurantismo, è più che mai necessario avere nuove realtà come Insieme Liberi che sappiano e vogliano offrire preziose opportunità di cambiamento e di “guarigione” sociale e politica: auspichiamo invero che tanti cittadini sappiano cogliere tali opportunità!

Trieste, 16 marzo 2023

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FUORI DAI CONFINI. Memorie di un bambino sulla Linea Morgan.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Presentazione del libro di Silvio Pecchiari – Pečarič

FUORI DAI CONFINI. Memorie di un bambino sulla Linea Morgan

Muggia – giovedì 9 febbraio alle 17.30

Giovedì, 9 febbraio, alle 17.30, verrà presentato nella biblioteca comunale E.Guglia di Muggia, via Roma 10, il libro di Silvio Pecchiari – Pečarič “Fuori dai confini. Memorie di un bambino sulla linea Morgan” (Battello editore – Trieste).

L’evento è organizzato dall’Associazione sloveni del Comune di Muggia “Kiljan Ferluga” e dal Circolo di Cultura Istro-Veneta “Istria”, con il patrocinio del Comune di Muggia. Vuol essere un’occasione di confronto su un nuovo punto di vista, sloveno questa volta, riguardo al c.d. “piccolo esodo muggesano”, vale a dire l’emigrazione che è seguita alla delimitazione definitiva dei confini nel 1956 dalle località limitrofe dell’ex territorio comunale rimasto in Jugoslavia.

Saranno presenti, oltre all’autore, la curatrice del testo Adriana Giacchetti, lo storico Franco Colombo e il giornalista Simone Modugno che ha realizzato un interessante documentario sulla vicenda di Silvio e di cui si vedrà in anteprima uno spezzone.

Silvio Pecchiari – Pečarič è nativo di Škofije – Albaro Vescovà ed è arrivato a Muggia dopo il 1956. E’ anche artista e ha avuto molte mostre sia a livello locale che regionale (in allegato c’è una sua opera). Ha scritto il suo libro di memorie, con la visione di ragazzo, a partire dalla demarcazione della Linea Morgan. Lo ha fatto per rappresentare il suo speciale punto di vista, pur scrivendo in italiano, di sloveno che si è trovato coinvolto nel grande esodo del dopoguerra, che ha avuto così gravi ripercussioni nelle nostre terre, di qua e oltre confine. E l’ha fatto anche per sfatare una serie di stereotipi, a partire dalla convinzione che l’esodo dalla Jugoslavia sia stata una prerogativa esclusivamente italiana, e a partire dal suo approccio di scrittura di “esule senza rancore”.

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Il 24 gennaio a Trieste un convegno sull’ingresso della “Croazia in area Schengen”.

Comunità Croata di Trieste – Hrvatska zajednica u Trst

comunicato stampa

Dal primo gennaio di quest’anno la Croazia ha raggiunto la piena e completa integrazione nell’Unione Europea con l’adesione all’Eurozona e l’ingresso nell’area Schengen, completando così il lungo cammino verso le istituzioni euro-atlantiche iniziato nei primi anni 2000 dopo un decennio, quello degli anni ’90, segnato dalla faticosa ripresa dopo la guerra di indipendenza. In occasione di questo evento epocale per la vicina repubblica, la Comunità Croata di Trieste – Hrvatska zajednica u Trstu, con il patrocino e la collaborazione della Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia organizzano un convegno dedicato al tema “La Croazia in Area Schengen” che si terrà martedì 24 gennaio 2023 a partire dalle ore 15,00 fino alle ore 18,00 presso la Sala multimediale “”Tiziano Tessitori” di Piazza Oberdan, 5 a Trieste. Il convegno vuole essere un’occasione per dibattere ed analizzare il percorso fatto dalla vicina repubblica dal 2003, anno nel quale la Croazia ha ufficializzato la propria candidatura per l’ingresso nel UE, ma anche per cominciare a capire e disegnare gli scenari che si aprono con la definitiva caduta dei confini per poter sfruttare al meglio le enormi e concrete opportunità sul piano economico-commerciale, turistico e degli scambi culturali offerte da quello che per la Croazia e per i propri cittadini rappresenta un indubbio successo e un punto di arrivo. Allo stesso tempo non possono essere ignorate le criticità e le nuove sfide che comporta lo spostamento delle frontiere dirette dell’Unione Europea nel cuore dei Balcani, area che ancora oggi, a quasi trent’anni dalla fine della guerra in Bosnia-Erzegovina e dopo oltre vent’anni dalla fine del conflitto in Kosovo, è ancora percorsa da gravi tensioni politiche ed etnico-religiose ed è sempre in bilico tra il desiderio di entrare a far parte a pieno titolo della famiglia europea e il riemergere di pericolosi nazionalismi e revanscismi. Il convegno sarà moderato dal presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia Pier Mauro Zanin e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Francesco Parisi presidente della casa di spedizioni Parisi, Ervin Dubrović direttore dei Civici musei della città di Fiume, Mauro Manzin giornalista del Piccolo specializzato nell’area dei Balcani e dell’Europa dell’est, Rosanna Turcinovich Giuricin giornalista e scrittrice, Michele Berti responsabile per il lavoro frontaliero UIL FVG e Presidente del Consiglio Sindacale Interregionale Italo-Croato Alto Adriatico e Drago Kraljević ex ambasciatore della Repubblica di Croazia a Roma ed analista politico. Vista la limitata capienza della Sala Tessitori l’ingresso al pubblico sarà permesso solo su prenotazione ( da effettuare alla mail: info@comunitacroatatrieste.it o telefonando allo 040 3404035 in orario d’ufficio) entro il termine massimo di lunedì 23/01/2023.

AquaDueO – Un pianeta molto liquidoLa Banda Osiris e Telmo Pievani sono i protagonisti dello spettacolo a Staranzano.

Si riporta il comunicato.

AquaDueO – Un pianeta molto liquido
La Banda Osiris e Telmo Pievani sono i protagonisti dello spettacolo che anticipa, a Staranzano, il futuro Festival dell’Acqua (15 dicembre)

Nell’ambito di Natale a Staranzano 2022 – Un segno di pace, la manifestazione dal ricco calendario che l’Amministrazione Comunale ha realizzato in collaborazione con le Associazioni del territorio, approda alla Sala San Pio X, giovedì 15 dicembre alle ore 20.00, AquaDueO – Un pianeta molto liquido, lo scanzonato e divertentissimo spettacolo che vede in scena la Banda Osiris, fra le massime espressioni in Italia della comicità musicale, e Telmo Pievani, filosofo delle scienze biologiche e Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, fra i più attivi divulgatori scientifici.

La kermesse natalizia costituisce, infatti, l’occasione per presentare il Festival dell’Acqua, un nuovo, originalissimo progetto che l’Amministrazione Comunale intende realizzare nel 2023 e negli anni a seguire.

Il rapporto del tutto peculiare di Staranzano con l’acqua – il fiume Isonzo che sfocia nel Comune in località Punta Sdobba, l’eccezionale ecosistema dell’Isola della Cona che è meta di un turismo slow ed esperienziale, l’impianto idrovoro Sacchetti quale tappa fondamentale nella storia della bonifica di queste terre – fa del suo territorio il contesto privilegiato per la realizzazione di un festival dedicato a questo tema.

A tenere a battesimo il futuro Festival dell’Acqua, quindi, è lo spettacolo che unisce l’universo musicale dei quattro strepitosi componenti della Banda Osiris e quello scientifico di Telmo Pievani.

Uno spettacolo che affronta, usando il registro della leggerezza e il linguaggio universale della musica, questioni fondamentali e urgenti, per l’uomo e per il pianeta, quali le variazioni climatiche e la desertificazione progressiva. Temi particolarmente cari alla Banda Osiris, già vincitrice del Premio AICA, importante riconoscimento per chi, attraverso campagne di comunicazione, contribuisce alla creazione di una coscienza ambientale.

Una riflessione su come siamo e su come, invece, dovremmo essere che gioca con la musica e con gli strumenti musicali e che grazie alla presenza, complice e divertita, del Professor Pievani racconta con semplicità ed efficacia una questione di assoluta attualità.

Uno scanzonato canzoniere in cui si inseguono, indiavolate, le citazioni più diverse: da Com’è profondo il mare di Lucio Dalla alla Barcarola di Offenbach, da D’Annunzio a Jovanotti, fino a una versione di Smoke on the Water per quartetto di fiati.

AquaDueO ci ricorda che lo spettro, per l’uomo e per il pianeta, è la desertificazione: intere popolazioni saranno costrette a migrare, e a quel punto cantare Onda su onda avrà tutt’altro significato!

L’ingresso allo spettacolo è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

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Wie lernten Triestiner einmal Deutsch? – COME IMPARAVANO I TRIESTINI IL TEDESCO UNA VOLTA?

Si riporta il comunicato come ricevuto.

COMUNICATO STAMPA

CONFERENZA
“COME IMPARAVANO I TRIESTINI IL TEDESCO UNA VOLTA?”

Martedì 13 dicembre ore 17:00
Palazzo Gopcevich – Sala Bazlen
(via G. Rossini, 4 – Trieste)

Vi siete mai chiesti come i triestini imparavano il tedesco una volta? Qual era il modello di lingua proposto, quali concetti culturali venivano trasmessi e quali metodi didattici? Se siete curiosi di scoprirlo, martedì 13 dicembre ore 17:00 nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich a Trieste, Lorenza Rega, professore ordinario, e Anne-Kathrin Gärtig-Bressan, ricercatrice a tempo determinato di lingua e traduzione tedesca, lo racconteranno nella conferenza aperta a tutti “Wie lernten Triestiner einmal Deutsch? – Come imparavano i triestini il tedesco una volta?” organizzata dal DeutschZentrum Triest, nell’ambito del suo ciclo di incontri culturali “K wie KULTUR”, in collaborazione con la Sezione di Tedesco della SSLMIT dell’Università degli Studi di Trieste, nella quale le due relatrici insegnano.

Come sappiamo, fino al 1918 Trieste faceva parte dell’Impero absburgico, di cui era il porto più importante e uno dei centri della vita commerciale e culturale dell’epoca. La conoscenza del tedesco era un valore aggiunto per i triestini non solo per fare affari, ma anche per potere accedere alla pubblica amministrazione, per frequentare l’università in particolare a Vienna oppure a Graz.

L’incontro ci accompagna in una conversazione su grammatiche e dizionari del tedesco in uso a Trieste tra il XVIII e il XX secolo. Presso la Biblioteca Civica di Trieste sono, infatti, custodite numerose grammatiche pubblicate dal Settecento in poi che consentono di gettare uno sguardo sul modo in cui i Triestini italofoni potevano apprendere il tedesco. Un’altra fonte che ci svela qualcosa sull’apprendimento del tedesco nel passato sono i dizionari italo-tedeschi custoditi nelle biblioteche regionali.

Questo viaggio ci porta anche a scoprire gli autori di dizionari tra cui Domenico Antonio Filippi, proveniente dal Trentino, che insegnava italiano all’Università di Vienna, o come Johann Ritter von Vogtberg, un alto funzionario dell’Impero asburgico, che durante il suo servizio aveva raccolto molti termini utili per chi doveva tradurre tra italiano e tedesco.

Info: http://www.deutschzentrumtriest.it

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La Fondazione CRTrieste prosegue i lavori di riqualificazione del patrimonio immobiliare della Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

COMUNICATO

La Fondazione CRTrieste prosegue i lavori di riqualificazione del patrimonio immobiliare della Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo

Si è conclusa la terza tranche dei lavori di manutenzione straordinaria su alcuni degli immobili della Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo, i cui costi sono stati sostenuti integralmente dalla Fondazione CRTrieste.

La Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo è un ente benefico che opera per dare risposte concrete a coloro che vivono il disagio economico e sociale che non consente di trovare una soluzione abitativa stabile. Costituito con lo scopo di concedere alloggi a famiglie indigenti a fronte di canoni di modesta entità, possiede appartamenti socio-assistenziali nei rioni di San Giovanni e Servola, oltre a gestire alcune unità abitative per conto del Comune di Trieste. 

Tra gli appartamenti di proprietà della Fondazione Caccia Burlo, oltre 200 necessitavano di urgenti lavori di riqualificazione energetica (realizzazione di una copertura “a cappotto” e sostituzione degli impianti di riscaldamento), ma l’Ente non possedeva le risorse economiche per far fronte agli ingenti costi, allora stimati in circa 2,6 milioni di Euro, necessari per rendere il proprio patrimonio immobiliare idoneo a svolgere l’importante funzione sociale cui è destinato.

Poiché contribuire a garantire alla fascia più disagiata della popolazione un bene primario quale, quello della casa, è sempre stato uno degli obiettivi primari della Fondazione CRTrieste, è stato accolto l’invito della Fondazione Caccia Burlo, e con responsabilità sono state stanziate le risorse per realizzare gli interventi necessari, facendosi carico anche del ruolo di coordinamento dell’iniziativa.  

Il complesso progetto di riqualificazione e risanamento energetico è stato suddiviso in lotti. Il primo, svolto nel 2020, ha consentito il completo adeguamento degli impianti di riscaldamento – in gran parte obsoleti e, in alcuni casi, del tutto assenti, degli edifici di via Soncini n. 34, 34/1, 36, 36/1, 42, 42/1 e 44 e via Timignano n. 1. Il secondo lotto, eseguito nel 2021, ha consentito di realizzare l’isolamento termico dell’involucro edilizio (copertura, cappotto e serramenti) dell’immobile di Strada per Longera n. 22.

Il terzo lotto, conclusosi nel novembre 2022, ha riguardato gli edifici di via Soncini n. 34 e 34/1. 

In particolare, la terza tranche dei lavori ha interessato 40 alloggi, per i quali è stato realizzato il cappotto termico sulle 4 facciate, l’isolamento termico dell’estradosso del solaio del sottotetto e la sostituzione dei serramenti e dei relativi sistemi oscuranti.

Malgrado gli appartamenti fossero tutti occupati, grazie all’impegno delle maestranze dell’impresa appaltatrice, Ruini Costruzioni s.r.l., alla professionalità del Direttore dei lavori, ing. Denis Zadnik e del Responsabile dei lavori, geom. Andrea Invidia, e al coordinamento dell’arch. Denise Gallino dell’ufficio tecnico della Fondazione CRTrieste, i lavori si sono conclusi nei termini previsti.

 “Abbiamo subito accolto, con convinzione, l’appello della Fondazione Caccia Burlo – ha dichiarato il Presidente della Fondazione CRTrieste, Massimo Paniccia – mettendo a disposizione, pur in un contesto particolarmente difficile nel quale il costo dei materiali edili è sensibilmente aumentato, le risorse economiche e tecniche per proseguire un importante progetto di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare della Fondazione Caccia Burlo, a beneficio delle famiglie locatarie”.

Lori Petronio, Presidente della Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo, ha ringraziato la Fondazione CRTrieste per questi importanti interventi, senza i quali molte famiglie avrebbero affrontato l’inverno in condizioni decisamente più disagiate.

La prossima tranche di lavori, che riguarderà 2 ulteriori edifici del comprensorio di via Soncini (n. 36 e 36/1), è in programma nella nel corso del prossimo anno e consisterà, anche in questo caso, nella realizzazione dell’isolamento termico dell’involucro edilizio (cappotto), la sostituzione dei serramenti e dei sistemi oscuranti.

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“Il Sogno di una cosa” Lunedì 5 dicembre, alle 17.30, al Cinema Ariston di Trieste, “Il Viaggio di Marco Cavallo” di Erika Rossi.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

COMUNICATO STAMPA
 
“Il Sogno di una cosa”
Lunedì 5 dicembre, alle 17.30, al Cinema Ariston di Trieste, “Il Viaggio di Marco Cavallo” di Erika Rossi. Film e dibattito.
 
Il Coordinamento per la difesa della Sanità pubblica a Trieste – Koordinacijski Obdor za Zaščito Javnega Zdravstva con il Forum Salute Mentale, che del Coordinamento è parte, e tutte le Associazioni per la Salute del territorio, organizza l’incontro “Il sogno di una cosa”: lunedì 5 dicembre, alle 17.30 al Cinema Ariston (v.le R.Gessi 14, Trieste) verrà proiettato il film “Il viaggio di Marco Cavallo”, regia di Erika Rossi, prodotto da Collana 180 – Edizioni alphabeta Verlag. A seguire discuterà con il pubblico Franco Rotelli; coordina Peppe Dell’Acqua.
 
Il Coordinamento per la difesa della Sanità pubblica – Koordinacijski Obdor za Zaščito Javnega Zdravstva – a Trieste ha chiesto al cavallo di raccontare le sue battaglie antiche e quotidiane. Marco Cavallo ha nitrito con schiettezza e coraggio. Quanto sta accadendo non solo sul fronte delle politiche e delle culture e delle attenzioni per le persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale, ma anche e soprattutto nel campo del sistema sanitario pubblico è quanto durante questo lungo viaggio iniziato lo scorso giugno il cavallo sta raccontando sulle piazze del Paese.
La disattenzione per le forme di medicina del territorio, inspiegabilmente dopo due anni di pandemia, e il ritorno di politiche di privatizzazione, ha mobilitato centinaia di operatori, cittadini e familiari non solo a Trieste e nella nostra regione ma in tutto il Paese.
 
Le parole umanissime della legge di riforma sanitaria del 1978: vicinanza, equità, libertà, dignità, rischiano di essere cancellate. Parole che sono state tradite un pezzo alla volta, senza che ce ne accorgessimo.

Da quel lontano febbraio del 1971, quando caddero le mura del vecchio manicomio di Trieste, al doloroso ed entusiasmante viaggio in tutti gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, manicomi criminali, nel 2014, il cavallo azzurro non ha mai smesso di correre.
 
Nel 2014 partito da Trieste, con una medaglia del Presidente della Repubblica, ha attraversato l’Italia in un viaggio di oltre 4.000 km in 16 città, tra le quali le 6 sedi di OPG, per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e chiedere l’apertura di Centri di Salute Mentale h24. Il suo lungo cammino è diventato un film e un libro: “Il viaggio di Marco Cavallo” prodotto da Edizioni alphabeta Verlag – Collana 180. Quest’ultima, con 26 titoli, dal 2010 costituisce un osservatorio critico sugli scenari della salute mentale.
Durante il viaggio il cavallo venne accolto da migliaia di persone, incontrò gli internati degli ospedali psichiatrici che di lì a poco chiuderanno e i numerosissimi studenti, operatori, volontari che manifestavano per chiedere la chiusura di quegli anacronistici istituti.
 
Il cavallo è stato allontanato dai magazzini comunali di Muggia come ingombro indesiderato. Ma già dal giugno di quest’anno si trovava in altri luoghi, Comuni e persone, accoglienti e desiderose di battersi insieme a lui per la libertà, l’eguaglianza, i diritti per tutti.
Il 30 novembre è arrivato a Volterra, dove è stato accolto con un entusiasmo inaspettato per la giornata della cultura toscana (https://fb.watch/h72DeDRzeJ/). Di lì muoverà verso Bologna e un’altra decina di città e di associazioni. A fine anno ha deciso che vorrà arrivare in Calabria, e chissà forse anche in Sicilia.

Marco Cavallo non poteva non esserci.

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IL PRIMO CORRIDOIO DOGANALE INTERNAZIONALE D’EUROPA COLLEGHERÀ IL PORTO DI TRIESTE CON VILLACH IN CARINZIA.

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COMUNICATO STAMPA
 
IL PRIMO CORRIDOIO DOGANALE INTERNAZIONALE D’EUROPA COLLEGHERÀ IL PORTO DI TRIESTE CON VILLACH IN CARINZIA
PIÙ MERCI SU ROTAIA TRA IL PRINCIPALE SCALO ITALIANO E IL LOGISTIK CENTER AUSTRIA SUD DI FÜRNITZ

D’AGOSTINO: “VELOCIZZIAMO IL TRASFERIMENTO DEI CONTAINER IN IMPORT ED EXPORT DIVENTANDO ANCORA PIÙ COMPETITIVI”
 
 
DOMANI LA CERIMONIA DI FIRMA A VIENNA
 
Trieste, 30 novembre 2022 – Partirà a gennaio e collegherà il porto di Trieste con l’interporto di Fürnitz in Carinzia, il primo e unico corridoio doganale internazionale europeo: i container in arrivo potranno essere caricati direttamente dalla nave al treno cargo e prendere la strada del Nord e Centro Europa senza controlli doganali, che verranno effettuati successivamente all’arrivo in Austria. Un vantaggio importante per la merce, che viaggerà più velocemente e con un alleggerimento delle procedure amministrative, e consentirà di aumentare l’intermodalità mare-ferro. Resteranno in capo al porto di Trieste i controlli di sicurezza e quelli obbligatori, per esempio i controlli sanitari.
 
I primi dettagli della collaborazione tra ÖBB, le ferrovie austriache, attraverso la filiale operativa Rail Cargo Group, e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale erano stati anticipati a settembre a un incontro presso il Centro congressi di Villach a cui avevano partecipato vari ospiti, tra cui il Ceo di ÖBB Andreas Matthä, il presidente dei porti di Trieste e Monfalcone Zeno D’Agostino e Maurizio Cociancich Ceo di Adriafer. A suggellare l’importanza della collaborazione tra i due Paesi, domani a Vienna, al Palazzo d’Inverno del Principe Eugenio, è stata organizzata la cerimonia di firma degli accordi con i vari partner, tra cui, oltre a Matthä e D’Agostino, i rappresentanti dell’Agenzia delle Dogane italiane e austriache, il governatore della Carinzia Peter Kaiser, l’ambasciatore d’Italia in Austria Stefano Beltrame e il ministro delle finanze austriaco Magnus Brunner.
“Per noi – commenta Zeno D’Agostino – è un passaggio importante. Con il primo corridoio doganale internazionale europeo tra due Stati, velocizziamo le procedure sia in import che in export verso un nodo importante, dal punto di vista ferroviario, per Trieste ma anche per l’Austria, e per tutto il Centro ed Est Europa”. “Questo permetterà – spiega D’Agostino – una notevole riduzione dei passaggi amministrativi e burocratici, diminuendo sia le tempistiche di movimentazione dei container sia i costi relativi al passaggio delle merci, in entrata e in uscita dal nostro scalo, verso i mercati mondiali o dai mercati mondiali verso queste aree. Con l’effetto di migliorare la nostra competitività internazionale”.
 
Sulla stessa linea anche Stefano Visintin presidente dell’Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste che fin dall’inizio ha sostenuto questa importante iniziativa: “Con il corridoio doganale fra Trieste e Fürnitz la banchina idealmente si estende dall’Adriatico fino alla Carinzia. Confidiamo che la clientela austriaca utilizzi questa opportunità e consideri il nostro porto con sempre maggior attenzione. Se nell’immediato la nostra categoria potrebbe dover effettuare meno operazioni doganali a basso valore aggiunto, siamo fiduciosi che in breve tempo il volume complessivo delle spedizioni di merci austriache in transito a Trieste aumenti, con beneficio per tutto il sistema”. “Confidiamo  nel contempo – conclude Visintin – che le modifiche alla legge italiana sull’IVA da noi caldeggiate vengano attuate dal Governo, permettendo di importare presso la dogana italiana le merci destinate agli altri paesi europei senza un inutile aggravio per gli importatori comunitari, consentendo tra l’altro al nostro Paese di incassare parte dei dazi su tali merci”.
 
L’istituzione del corridoio rappresenta un ottimo esempio di cooperazione internazionale tra due Stati dell’UE e facilita l’aumento dei treni che già oggi, più volte alla settimana, collegano lo scalo giuliano con il Logistik Center (LCA) di Fürnitz dove saranno effettuate le operazioni di sdoganamento, attraverso servizi navetta. Con la creazione nell’area di nuovi posti di lavoro e l’offerta di servizi a valore aggiunto come la riparazione di vagoni e container.

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Pmi Day 2022 – XIII Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese.

Si pubblica il comunicato come ricevuto.

Pmi Day 2022 – XIII Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese.

3 aziende e 70 studenti hanno partecipato alle visite in azienda organizzate da Confindustria Alto Adriatico a Monfalcone, Pordenone e Trieste

18 novembre 2022 – Numeri in netta crescita per il PMI Day 2022, la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, organizzata da Piccola Industria Confindustria insieme alle associazioni del Sistema, con iniziative in simultanea in tutte le regioni. Oltre 1000 le imprese coinvolte a livello nazionale, un’adesione record che rispetto all’edizione dello scorso anno segna un raddoppio netto, 600 le scuole medie e superiori coinvolte e circa 48mila partecipanti. Altissima la partecipazione del Sistema Confindustria, con più del 97% delle Associazioni territoriali che hanno aderito all’iniziativa insieme ad Acimit, Assosistema, Confindustria Moda, Federchimica e Federmeccanica.

Anche la Piccola Industria di Confindustria Alto Adriatico ha aderito all’iniziativa con la partecipazione di 3 aziende, una per ciascuna delle aree territoriali di Gorizia, Pordenone e Trieste, e l’adesione di 3 Istituti Scolastici Superiori con 70 studenti: 22 allievi della classe quinta dell’I.S.I.S. “Brignoli-Einaudi-Marconi” di Staranzano hanno visitato lo stabilimento della Soffass di Monfalcone, realtà parte del Gruppo Sofidel; 22 alunni di 3 classi accorpate (3^A, 4^A e 5^ A) dell’I.T.E. Paritario Naonis Studium – Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (AFM) hanno potuto scoprire la Tempestive S.p.A. che ha sede presso il Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani; a Trieste 26 studenti di 2 classi quinte dell’ITS Volta sono entrati alla Orion.

Anche quest’anno il PMI DAY si conferma un’occasione preziosa per contribuire a far conoscere alle nuove generazioni la realtà produttiva delle imprese, le opportunità che possono offrire e il loro impegno quotidiano a favore della crescita, mediante un momento di esperienza diretta in azienda e l’incontro con i suoi protagonisti.

Un momento in cui le aziende condividono concretamente con i giovani l’energia, la passione e le capacità che mettono in campo ogni giorno per creare prodotti e servizi di eccellenza e generare opportunità di occupazione, di sviluppo e di benessere. Un’iniziativa con cui Confindustria vuole far “toccare con mano” cosa sia e dove nasca la “cultura d’impresa”.

Per questo motivo Confindustria Alto Adriatico ha scelto di mostrare realtà tra loro molto differenti che testimoniano la varietà delle tipologie di aziende presenti sul suo territorio di riferimento.

La Soffass di Monfalcone, realtà del Gruppo Sofidel, produce bobine di carta tissue e realizza prodotti finiti di carta per uso domestico, igenico e sanitario. La Tempestive invece è leader nel settore dell’information and communication technology e le sue attività riguardano Internet of Things, Enterprise Asset Management, System Integration, consulenza sistemistica e strategica, ovvero soluzioni con cui rendere le attività aziendali di soggetti terzi più semplici, più efficaci e per ridurre tempi e costi operativi per un aumento della produttività. Infine la Orion produce valvole industriali di varie dimensioni, principalmente per impianti petrolchimici, adatte a servizi speciali (quali il passaggio di fluidi altamente corrosivi e gas) garantendo i più elevati standard qualitativi e di sicurezza.

“Il PMI Day è una grande festa in cui gli imprenditori ascoltano i giovani. Un confronto in cui si disegna insieme il futuro” afferma Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria di Confindustria. “Un imprenditore rimane studente per tutta la vita, con la propensione al cambiamento, l’entusiasmo, la curiosità e l’energia che contraddistinguono i ragazzi. Sono proprio questi i fattori chiave che ogni giorno portano sui mercati globali la bellezza del Made in Italy, il tema che abbiamo scelto come focus di questa giornata”.

“Il PMI DAY è aiuta concretamente a far conoscere ai giovani il valore del lavoro, l’importanza e la bellezza di intraprendere, di trasformare un’idea in progetto e un progetto in un risultato concreto, dell’assumersi responsabilità anche oltre i cancelli dell’azienda, del “fare insieme” per condividere saperi e nuovi traguardi. Un’iniziativa ancora più rilevante nel contesto attuale per supportare gli studenti fornendo loro ulteriori basi per una scelta più consapevole sui percorsi di studi da intraprendere per affacciarsi con successo al mondo del lavoro” dichiara il Rappresentante della Piccola Industria di Confindustria Alto Adriatico e Presidente del Gruppo Piccola industria di Confindustria Friuli Venezia Giulia, Michele Da Col.

L’iniziativa del PMI DAY gode del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Istruzione e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ed è inserita nella Settimana della Cultura d’Impresa organizzata da Confindustria e nella Settimana europea delle PMI promossa dalla Commissione europea.

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons.

Prima Rete Nazionale Onde Medie.

Sta nascendo la Prima Rete di emittenti radiofoniche unite in Onde Medie.

La risposta a chi pensa che l’Onda Media sia una piattaforma obsoleta. Noi rilanciamo e consideriamo fortemente qualitativa e alternativa la programmazione di molte emittenti che dal 2017 sono nate grazie alla liberazione della banda in modulazione di ampiezza. La banda storica di emissione, ancora oggi la prima per importanza in tutto il mondo. Basti pensare agli Stati Uniti dove l’FM è relegato al ruolo di emissione per radio locali mentre l’AM copre ampie porzioni di territorio.

In queste settimane Radio Diffusione Europea da Trieste, Regional Radio da Otricoli con emissione su Roma, MRC Media Radio Castellana da Castel San Pietro Terme Bologna e Power 927 Milano con copertura fin anche Torino e in senso opposto Verona, garantiscono la copertura che irradia su gran parte dello stivale. Altre emittenti si aggiungeranno a breve, così da coprire tutta l’Italia.
E’ possibile già seguire al mattino “Buongiorno Italia” condotto da Graziano D’Andrea dalle 07.09 alle 09.00. Musica, notizie, curiosità, talk e piccole rassegne stampa “alternative e controcorrente” con la collaborazione di Biagio Mannino e di Renato Lorenzi. Con questa trasmissione si ritorna al passato con la possibilità di interagire con lo studio centrale in presa diretta, messaggiando al 3459945637.
Altro programma comune è quello della domenica mattina dalle 10.09 alle 11.00 condotto da Naldino, “La città della domenica” con interviste molto interessanti che vanno dall’Umbria al Lazio passando per Bologna e Trieste. Un programma reso possibile dalle redazioni delle emittenti collegate.

Il mercoledì dalle 22.00 alle 24.00 appuntamento su Radio Diffusione Europea con “Night time lover”, programma di punta, prodotto da Power 927 Milano, tutto rigorosamente in diretta.
Altri “intrecci di palinsesto” sono in arrivo, il progetto continuerà con altre novità molto interessanti. Lo scopo è anche quello di creare una rete commerciale che possa stimolare nuovi investitori interessati ad una sempre più ampia porzione di territorio.
Buon ascolto dunque in Onde Medie, ma anche in digitale con i rispettivi siti, applicazioni scaricabili da Google Play e APP Store, Fire TV Stick, televisori smart Android e risponditori vocali.

Seminario gratuito per insegnanti di tedesco del Fvg “Libri d’oggi per ragazzi e didattica della letteratura”.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Trieste, giovedì 10 Novembre 2022 ore 15-18
Seminario gratuito per insegnanti di tedesco del Fvg
“Libri d’oggi per ragazzi e didattica della letteratura”

Sono aperte le iscrizioni per il seminario “Libri d’oggi per ragazzi e didattica della letteratura – “Dunkelnacht”. Metodi e attività didattiche per un approccio ai testi letterari per ragazzi sull’esempio del romanzo “Dunkelnacht” di Kirsten Boie” (Oetinger, 2021 Amburgo) che si terrà giovedì 10 Novembre 2022 dalle 15:00 alle 18:00 nella Sala Saba di Confcommercio Trieste.

Si tratta di un’attività dedicata agli insegnanti di tedesco di tutto il Friuli Venezia Giulia e viene organizzata dal DeutschZentrum Triest nell’ambito dell’iniziativa del Goethe-Institut “Gemellaggi Letterari”, un progetto per promuovere la lettura e lo scambio culturale tra studenti in Italia e in Germania. L’attività si svolge in tedesco ed è gratuita. Iscrizione obbligatoria alla mail: BKD-Triest@goethe.de

Utilizzando come esempio il nuovo romanzo “Dunkelnacht” di Kirsten Boie, nel seminario verranno presentate strategie d’approccio ai testi letterari per ragazzi. Sarà l’occasione per riflettere su quali delle attività presentate sono adatte per gli studenti, quali devono essere modificate e come potete contribuire con la vostra esperienza. Verrà anche illustrato il progetto Gemellaggi Letterari.

“Dunkelnacht” si ispira a un fatto storico poco conosciuto, ma realmente accaduto, per mantenere vivo il ricordo del massacro di Penzberg, cittadina di minatori dell’Alta Baviera nella quale, poco prima della fine della II Guerra mondiale, il 28 aprile 1945, sedici persone furono uccise da fanatici nazisti perché volevano arrendersi senza lottare, consegnando la propria città agli americani.

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“La scultura nelle raccolte del Museo Revoltella. Da Canova al XXI secolo”: una grande esposizione per celebrare i 150 anni del Museo.


Si riporta il comunicato come ricevuto.

Fondato nel 1872 per volontà del Barone Pasquale Revoltella, personaggio fra i
più rappresentativi della Trieste imperiale, che nel suo testamento dispose di lasciare
alla città il suo palazzo e la sua vasta collezione d’arte, il Museo Revoltella è la più
antica Galleria pubblica in Italia specificamente dedicata all’arte moderna. “Un edificio
di artistico merito, – nelle parole dello stesso Barone – il quale serva di abbellimento
alla città e di sprone a coltivare le arti belle”.
Fin dalle origini, nel progettare la sua prestigiosa dimora, Revoltella rivelò una
netta propensione per la “forza rappresentativa della scultura” e attraverso un meditato
programma di decorazioni scultoree realizzò un percorso in grado di raccontare, al
contempo, la storia di Trieste e il ruolo della cultura nel progresso della società.
Nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione, il Museo propone,
a partire dal 3 novembre, la grande esposizione “La scultura nelle raccolte del Museo
Revoltella. Da Canova al XXI secolo”, un ricco e multiforme percorso che valorizza la
straordinaria collezione scultorea del Museo (che conta oltre 200 pezzi). In mostra circa
sessanta opere in marmo, pietra, bronzo, terracotta, cera, ceramica, legno e tessuto,
rappresentative degli sviluppi artistici del territorio italiano ed europeo dal Primo
Ottocento al XXI secolo, alcune delle quali restaurate per l’occasione e presentate al
pubblico per la prima volta. Fra queste la Dea Roma (1950), colossale scultura in gesso
dell’artista triestino Attilio Selva, che accoglie i visitatori all’ingresso del Museo.
“La scultura come programma di vita” è il titolo della sezione dedicata a Pietro
Magni e agli scultori di palazzo. L’apparato decorativo della dimora, infatti, valorizza
le scienze e le arti quali fattori di sviluppo economico, rispecchiando – in coerenza con
la cultura positivista del suo tempo – il pensiero di Revoltella. Il Barone commissionò
a uno dei maggiori protagonisti della Scuola di Milano, Pietro Magni, uno spettacolare
ciclo decorativo articolato in massicci gruppi scultorei allegorici, collocati nei punti di
maggiore visibilità del palazzo. Fra questi la Ninfa Aurisina, realizzato per celebrare il
nuovo acquedotto di Trieste, e il Taglio dell’Istmo di Suez, rappresentazione del
progetto più ambizioso del Barone, fra i primi azionisti di questa grande impresa.
La sezione dedicata al Classicismo del Primo Ottocento e alla scultura in epoca
napoleonica vede, al fianco delle opere di Lorenzo Bartolini e di Jean Antoine Houdon,
l’importante bozzetto in gesso di Antonio Canova per la monumentale statua di
Napoleone I nelle vesti di Marte pacificatore: un omaggio al più celebre scultore

d’epoca neoclassica nel bicentenario della sua morte.
Le sculture di magistrali interpreti del Verismo di fine Ottocento – fra cui Donato
Barcaglia e Andrea Malfatti – sono poste a confronto nell’interpretazione della figura
femminile con quelle di alcuni artisti locali quali Ruggero Rovan, Franco Asco, Gianni
Marin e Giovanni Mayer.
Un’intera sezione è dedicata all’opera di Marcello Mascherini, carismatico
protagonista della scena artistica italiana della prima metà del Novecento ma anche
attivo componente del Curatorio del Museo Revoltella. Di Mascherini il Museo
possiede una quindicina di sculture di grande valore, in grado di raccontarne le diverse
fasi creative: dai suggestivi bronzetti al monumentale gruppo della Sirena, da Eva –
scultura fra le più significative dell’intera raccolta – fino allo straordinario Risveglio di
Primavera, opera del 1954 che evidenzia le novità espressive della sua scultura, e allo
splendido Cavallo rampante (1962 circa).
Di grande valore e suggestione la sezione dedicata ai capolavori del Novecento
italiano, con opere di Arturo Martini, Giacomo Manzù, Marino Marini, Emilio Greco,
Alberto Viani.
Risalgono alla Biennale veneziana del 1960 le acquisizioni di opere
rappresentative del linguaggio informale – di Augusto Perez, Quinto Ghermandi e
Agenore Fabbri – mentre negli anni immediatamente successivi entrano a far parte del
Museo, fra le altre, sculture di Dino e Mirko Basaldella e di Arnaldo Pomodoro.
Fra le opere più recenti sorprende Solid-Speech Puzzle, dell’artista triestina
Lydia Predominato, rappresentante della cosiddetta Fiber Art o Soft Sculpture: un
incredibile puzzle sovradimensionato composto da 28 pezzi, acquisito nel 2020.
Affascinante mix di tecnologia e manualità, l’opera della Predominato esprime, a 150
anni dall’inizio della lunga storia del Museo Revoltella, la concezione dell’arte del suo
fondatore: uno sguardo alla tecnologia e alla “modernità”, mai disgiunte dalla sapiente
capacità artigianale e da un raffinatissimo senso estetico.
Giovedì 3 novembre, Festa del Santo Patrono di Trieste e giorno
dell’inaugurazione, a partire dalle 13.00 e fino alle 21.00 la mostra e il Museo potranno
essere visitati gratuitamente.
La mostra rimane allestita fino al 25 aprile 2023, con il seguente orario: tutti i
giorni, escluso il martedì, dalle 09.00 alle 19.00. Il biglietto è compreso in quello
d’ingresso al Museo (intero € 7,00 / ridotto € 5,00). Per ulteriori informazioni:
revoltella@comune.trieste.it / http://www.museorevoltella.it / #150revoltella.

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DOPO LA SEDE DI RAPPRESENTANZA DI BUDAPEST, IL PORTO DI TRIESTE HA APERTO UN UFFICIO A BRUXELLES IN COLLABORAZIONE CON LA SOCIETÀ ALPE ADRIA

Si riporta il comunicato come ricevuto.

DOPO LA SEDE DI RAPPRESENTANZA DI BUDAPEST, IL PORTO DI TRIESTE HA APERTO UN UFFICIO A BRUXELLES IN COLLABORAZIONE CON LA SOCIETÀ ALPE ADRIA

Trieste, 31 ottobre 2022 – Esce dai confini italiani per promuovere attività che diano sempre più conto della sua naturale vocazione internazionale. Il porto di Trieste amplia la propria rappresentanza all’estero: dopo un anno dall’inaugurazione di Budapest, apre un ufficio anche a Bruxelles. La nuova sede, avviata in collaborazione con Alpe Adria SpA all’inizio del 2022, è pienamente operativa da qualche settimana.

Grazie ai nuovi uffici nella capitale belga, l’Autorità di Sistema Portuale potrà avere un’interlocuzione più diretta con i rappresentanti delle Istituzioni europee, creando nuove opportunità di dialogo con gli stakeholder e le realtà internazionali presenti a Bruxelles.

La sede rappresenterà un presidio importante nel cuore delle relazioni istituzionali di scala continentale, in grado di assicurare non solo al porto, ma agli operatori e a tutto il sistema logistico collegato, maggiore visibilità e occasione di promozione più puntuale in una città baricentrica in Europa e nel mondo.

“Il porto sta crescendo non solo in termini di traffici e infrastrutture ma anche in termini di relazioni – spiega Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone. “L’apertura dell’ufficio svolge un ruolo chiave per avvicinare il porto alle istituzioni internazionali, ma rappresenta anche un’opportunità per promuovere il modello Trieste e il nostro know-how all’estero e così far compiere al nostro porto quel salto di qualità naturale per competere sui mercati globali”.

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Trieste Convention Center, svolta post-pandemia: 15 mila presenze nel 2022, decolla l’attività e aumenta il capitale.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Trieste Convention Center, svolta post-pandemia: 15 mila presenze nel 2022, decolla l’attività e aumenta il capitale.

Un aumento di capitale finalizzato allo sviluppo della congressistica, il conto economico 2022 che si prospetta già migliorativo rispetto alle previsioni post- Covid, due nuove assunzioni nel 2023, il potenziamento dell’attività fieristica. Sono gli elementi che caratterizzeranno l’Assemblea dei Soci di Trieste Convention Center (TCC), la società di gestione della nuova struttura edificata in Porto Vecchio, convocata per il prossimo 9 novembre.

All’ordine del giorno l’approvazione dell’aumento di capitale, che era già stata prevista e deliberata per 500 mila euro nel giugno 2021, e che il CdA di TCC propone d’incrementare per un pari importo e quindi fino a un milione di euro, per supportare adeguatamente lo sviluppo dell’attività congressuale. Attività ripartita (o meglio partita da zero, a parte di un paio di eventi negli anni precedenti) nel maggio di quest’anno con la cessazione delle restrizioni Covid, i cui decreti avevano vietato a più riprese lo svolgimento di convegni in presenza e fiere.

L’aumento di capitale sarà proposto ai soci esistenti, con possibile prelazione agli stessi delle quote eventualmente inoptate. Attualmente la compagine sociale è composta da Assicurazioni Generali (40%), illycaffè (12%), Trieste Valley (11%) e da altri 60 soci rappresentativi della comunità economica triestina e regionale, tra i quali Acegas e Swg.

Avviata lo scorso maggio con Olio Capitale, la rassegna fieristica organizzata dalla Camera di Commercio (con cui TCC ha allacciato uno stretto rapporto di collaborazione), l’attività del Centro si è rapidamente sviluppata ed è decollata subito dopo l’estate, con un denso piano di eventi: tra gli altri, numerosi importanti convegni medico-scientifici, il Barcolana See Summit e, dal 27 al 29 ottobre prossimi, TriestEspresso Expo, la rassegna del caffè organizzata dalla Camera di commercio, giunta alla decima edizione.

Il Centro sarà intensamente occupato sino a prima di Natale. Le richieste e prenotazioni per il 2023 e 2024 sono già molto numerose e prefigurano uno sviluppo accelerato delle attività, destinate a superare le previsioni del nuovo piano post-pandemia 2022-24, approvato alla fine dello scorso anno. Anche per tale ragione la società ha programmato due nuove assunzioni all’inizio del 2023. Sotto il profilo economico il piano pluriennale post-Covid prevede il raggiungimento dell’utile di bilancio nel 2024, con una perdita prevista nel 2022 (anno di avviamento con soli otto mesi di ricavi a causa della pandemia) e un netto miglioramento nel 2023. I risultati a fine settembre prospettano già risultati migliori rispetto al primo scenario post-Covid, con un margine lordo prima di ammortamenti e interessi (Ebitda) positivo per circa 600 mila euro.

In ulteriore chiave di sviluppo futuro, si è anche aperto un confronto con le istituzioni interessate (in particolare il Comune di Trieste, legato a TCC da uno stretto rapporto di partenariato, e la Camera di Commercio) per un ulteriore rafforzamento dell’attività e delle infrastrutture fieristiche.

«Usciti dall’emergenza Covid, la partenza e lo sviluppo delle attività stanno superando le aspettative conseguenti alla pandemia – osserva il Presidente di TCC Roberto Morelli -. Il centro congressi piace per la sua qualità, per la sua posizione e perché piace Trieste, come si è visto in occasione di eventi di grande contenuto come il Sea Summit collegato a Barcolana. I piani di sviluppo sono realistici e credibili. Il centro congressi è in grado di diventare il cuore del futuro porto vecchio ed è già l’attrattore di un turismo di qualità che trasferisce i suoi benefici sul tessuto cittadino. In soli otto mesi di attività, è stimabile che a fine anno TCC tra congressi e fiere avrà condotto a Trieste non meno di 15 mila persone, molte delle quali torneranno con le famiglie per visitarla».

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