Si riporta la lettera come ricevuta.
“Stiamo vivendo in una società malata”.
(de Il Grillo Scrivente)
Caro Blogger,
tempo fa un mio caro amico mi ha raccontato un episodio increscioso a lui accaduto: è venuto a sapere che è stata tenuta una festa da alcuni suoi amici. Va da sé, non è stato invitato. Quando ha chiesto spiegazioni, la risposta è stata: “Eh ma tu non sei su Facebook…”.
Non c’è bisogno di spiegare la situazione, i suoi amici si saranno contattati tramite post o messaggi, comunque sul social; e mi rendo conto, caro Blogger, che mandare un messaggio (non ne parliamo addirittura dargli un colpo di telefono!) sarebbe stato veramente troppo difficile…
Perché Le racconto quest’episodio? Perché mi è tornato alla mente dopo aver sentito di una madre che ha portato la figlia dallo psicoterapeuta, in quanto la ragazza ha sviluppato una dipendenza dallo smartphone. Insomma, caro Blogger, da quell’episodio increscioso accaduto al mio amico, le cose sono decisamente migliorate…
A parte il mio sarcasmo, la situazione che molte persone vivono è veramente tragica! Facebook è stato creato (come sappiamo) dall’allora studente dell’Università di Harward, Mark Zuckenberg, come annuario online dell’università. È stato, in seguito, aperto a tutti; sì, ma con lo scopo di poter rintracciare conoscenti o amici che non si sapeva dove fossero, di cui si erano perse le tracce; per ritrovarli, non per escluderli!
Che il mio amico sia un caso isolato? Ne dubito… Soprattutto vedendo l’evoluzione che questo social ha subito: video di persone (soprattutto ragazze) seminude, che parlano della sessualità con un linguaggio assolutamente non riferibile; pubblicità volgarissime di esercizi commerciali… L’arrivo dello smartphone, poi, doveva simboleggiare il progresso; che si chiama tale perché significa “andare avanti” (“pro”), non indietro! Com’è possibile, caro Blogger, che si arrivi al punto che genitori di un giovane debbano portarlo da uno psicoterapeuta perché non riesce a “staccarsi” dal telefono? E che, nuovamente, (notizia del 31 maggio scorso) un adolescente venga portato dai genitori al Pronto Soccorso per una seria agitazione psicomotoria dovuta ad astinenza dal cellulare, toltogli dai suoi?
In realtà è possibile, perché stiamo vivendo in una società malata, caro Blogger. E lo sarà sempre di più! Stiamo sostituendo la tecnologia agli esseri umani, stiamo perdendo i contatti umani; e questo ci sta facendo perdere un’altra cosa molto importante: la nostra personalità!
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