Police Abolition.

Si riporta la lettera come ricevuta.

Police Abolition.
(de Il Grillo Scrivente)

Sabato 19 luglio scorso, presso i Giardini Pubblici di via San Rocco 6, a Monza, si è tenuta la presentazione del libro di Italo Di Sabato e Turi Palidda, con le illustrazioni di Noah Jodice, “Police Abolition. Corso di base sull’abolizione della polizia”. Un incontro organizzato dal Centro Sociale Foa Boccaccio 003. Il libro è una versione italiana di “Police Abolition”: riflessioni (iniziate in America dopo la morte di George Floyd) che hanno portato alla convinzione che sia possibile e ragionevole l’abolizione della polizia. Tra le varie frasi del libro:

  • “Abolire la polizia significa costruire un mondo nuovo”.
  • “A cosa serve? A chi serve? A che serve questa meticolosa militarizzazione del territorio […] ?”.
  • “Ciò che la polizia difende […] non è l’ordine e la società, ma un certo ordine e la sua società”.

Caro Blogger, cercherò di rispondere alle domande e di commentare le affermazioni: che io sappia, la polizia serve a difendere e proteggere i cittadini, chiunque essi siano! Certamente difendere secondo il loro regolamento, non massacrandoli. E con questo avrei risposto, spero, all’ultima domanda. Va da sé che, purtroppo, come ci insegna la storia, a volte ci sono persone non degne della divisa che indossano, che abusano del loro potere per fare quelllo che vogliono. E queste persone vanno punite come meritano. Immaginarmi, però, un mondo nuovo in cui la polizia non ci sia, francamente, Le dico la verità, mi fa accapponare la pelle! Mi verrebbe da chiedere a tutte le persone che sostengono questo pensiero, se si sono accorti che in Italia la delinquenza sta aumentando in maniera esponenziale: furti, rapine, violenze, stupri, omicidi,…. Come ho scritto nella lettera del 13 luglio 2025, siamo arrivati al punto che gli italiani sono talmente esasperati da aver sentito l’esigenza di difendersi da soli.

Approfondendo la questione, ho letto un articolo del giornalista Lorenzo Guadagnucci, il quale spiega che l’incontro è stato attaccato perché la gente si è soffermata al titolo senza informarsi su tutto il contenuto del libro: gli autori sognano un mondo in cui vi sia solidarietà fra le persone, e quindi non vi sia bisogno della polizia. Caro Blogger, molto bello come pensiero! Tra l’altro, mi verrebbe da chiedere chi non la vorrebbe una società così. Ma è anche solo pensabile?…. Si può sperare di vivere in una società in cui ci sia una tale solidarietà? Trovandosi in un presente in cui l’egoismo regna sovrano! Sempre di più!

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