“Non c’è più rispetto per molte cose…”

Si riporta la lettera come ricevuta.

“Non c’è più rispetto per molte cose…”

(de Il Grillo Scrivente)

C’erano una volta i tempi in cui le cose avvenivano nei momenti giusti; o meglio, con i tempi giusti.
No, caro Blogger, non ho inventato nessuna favola. Le dirò di più, magari lo fosse! Vorrebbe dire che è finzione; e invece è tutto reale. L’8 settembre scorso rientro a casa e vedo delle luci “scorrere” lungo un poggiolo: non capisco…guardo meglio: è stato messo un decoro natalizio. Il poggiolo sotto altrettanto (chi lo sa, si saranno ispirati tra vicini di casa..).
Dunque, va bene che non è proprio un settembre caldissimo… Anzi, le piogge che stan cadendo in alcune parti d’Italia in questi giorni, e, in certe città, l’abbassarsi delle temperature, ci hanno fatto capire che l’estate è giunta al termine. Ma da qua a pensare al Natale……
Sa, caro Blogger, questo mi ha richiamato alla mente quando, diversi anni fa, in un ottobre peraltro abbastanza caldo, in una città avevano già messo le decorazioni natalizie lungo le vie, e l’albero di Natale nella piazza principale.

Seconda sorpresa, giovedì 11 settembre scorso: trovo in un negozio dei pupazzi a forma di ragno e costumi particolari; mi chiedo “Ohibò, che saran mai queste cose?…”. Gliela faccio breve, caro Blogger: sono arrivati i prodotti per Halloween. Il quale si festeggia il 31 ottobre!
Per non parlare del fatto che ormai da anni si trovano in vendita costumi da bagno in febbraio e in agosto pellicce, piumini, stivali e maglioni di lana.

Ultima (ma questa non la posso definire una sorpresa, bensì una costante conferma di quello che ogni anno da tempo succede), l’altro ieri ho trovato in vendita in un supermercato il pandorino di una nota marca.

Caro Blogger, ma che cos’è tutto questo consumismo? Questo speculare? Non c’è più il senso dell’attesa (che proverbialmente renderebbe più intenso il desiderio), dell’atmosfera,…. Del momento giusto! Mi sa che arriverà il punto in cui in dicembre troveremo in vendita uova pasquali e in giugno l’albero di Natale. La Pasqua è diventata “fare un bel pranzo”, e (tempo meteorologico permettendo) un pic-nic o una gita il giorno dopo. Il Natale, invece, è diventato un periodo di quasi nevrosi e isteria, scandito da corse trefolate nei negozi a cercare i regali.

La verità, caro Blogger, è che non c’è più rispetto per le festività, per la sacralità delle cose,….
Non c’è più rispetto per molte cose…

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