“Ha senso fare delle scelte che finiscono per mettere in discussione la nostra cultura e la nostra tradizione?”

Si riporta la lettera come ricevuta.

“Ha senso fare delle scelte che finiscono per mettere in discussione la nostra cultura e la nostra tradizione?”

(de Il Grillo Scrivente)

22 dicembre 2023: durante il programma “L’aria che tira”, condotto da Luca Telese, don Vitogliano Della Sala, parroco della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, nel borgo medievale di Capocastello a Mercogliano, in provincia di Avellino, dichiara (e lo si può vedere accanto a lui) di avere messo nel presepe due statue della Madonna, perché nella sua parrocchia vede anche famiglie “non tradizionali”, pertanto vuole che il presepe dia un messaggio inclusivo.
Due anni dopo, cioè tempo fa, don Vitogliano ha deciso di proporre un altro cambiamento al presepe: o mettere la statuina di Gesù Bambino fatta a pezzi, per sensibilizzare sulle vittime delle guerre; oppure quella di una “Gesù Bambina”, per lanciare un messaggio alla Chiesa riguardo al fatto che, secondo lui, non è giusto che le donne che intraprendono questo tipo di percorso, non possano tenere messa o, per esempio, diventare vescovi.

Immagino penserà che stia per scrivere tutte le parole più brutte di questo mondo; avrà certamente capito, o intuito, che sono una persona piuttosto tradizionale. Certamente, lo sono, caro Blogger. Ma più che critiche, mi sorgono spontanee riflessioni:

credo alle parole di don Vitogliano, riguardo la presenza di famiglie “non tradizionali” all’interno della sua parrocchia (e penso pure non sia l’unica). Ma siccome quelle statuine rappresentano persone realmente esistite, e in questo “contesto” vi erano solo Maria e Giuseppe, non credo le persone omosessuali possano offendersi se il presepe (peraltro parte della tradizione occidentale da secoli) rappresenta loro e basta, proprio perché le cose stavano così…..

e ora veniamo a Gesù: capisco (ed è giustissimo) voler sensibilizzare su tutti quei poveri bambini martoriati dalle guerre; ma non lo si può fare in un’altra maniera? È necessario fare a pezzi Gesù?

“Gesù Bambina”: chi Le scrive, caro Blogger, è una persona che, dall’infanzia, si domanda perché non possa confessare e tenere messa una suora; l’ho sempre trovato altamente ingiusto! Ma credo ci siano modi molto più utili per far riflettere la Chiesa su questo, che “falsificare” un presepe cambiando il sesso a Gesù.

Per spiegarmi meglio, è vero che la realtà è cambiata e non ci sono più solo famiglie cosiddette “tradizionali”, cioè eterosessuali; e condivido pienamente, come detto, che anche una suora dovrebbe poter avere certi ruoli nell’ambito clericale. Ma ha senso fare delle scelte che finiscono per mettere in discussione la nostra cultura e la nostra tradizione? Non solo, ma, secondo me, facendo così, si corre il rischio di essere interpretati come gente che usa il proprio ruolo per far politica.

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons: Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0

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