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Generali Convention Center Trieste verso un 2025 brillante.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Comunicato Stampa

Generali Convention Center Trieste verso un 2025 brillante:

un centinaio di eventi, 2.500 congressisti in un solo giorno, tasso di occupazione al top e fatturato in crescita del 21%.

Trieste, 31 ottobre 2025 – Generali Convention Center Trieste – GCC conferma la sua posizione di leadership nel panorama congressuale con performance che superano ogni aspettativa. GCC si avvia a concludere un 2025 brillante e le prospettive per il prossimo triennio si preannunciano altrettanto positive. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato i dati sull’andamento dell’esercizio in corso e tracciato le linee del piano strategico 2026-2028, confermando l’eccellente stato di salute del più grande centro congressi polifunzionale del Friuli Venezia Giulia, tra i più ampi affacciati sul mare in Italia.

Il record di presenze – Lo scorso 24 ottobre GCC ha registrato il picco storico di presenze in un’unica giornata con circa 2.500 congressisti, distribuiti tra tre grandi eventi di rilievo nazionali: l’Assemblea pubblica congiunta di Confindustria Friuli Venezia Giulia, Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine, il Congresso nazionale degli Avvocati amministrativisti e un convegno medico.

Andamento eventi: piena occupazione fino a Natale – Il 2025 si concluderà con circa un centinaio di eventi unici e un tasso di occupazione che supera il 65% – ben al di sopra della media nazionale di settore del 40%. Da oggi a Natale compreso, il centro è praticamente in “tutto esaurito”, con solo quattro giornate libere – tutte domenicali – e un calendario che conferma la vitalità congressuale e fieristica di Trieste.

Tra i prossimi appuntamenti di rilievo:

· Conferenza dei Presidenti di Regione italiani e Business Forum “Selecting Italy” (4–5 novembre)

· Expo Internazionale del Tatuaggio (15–16 novembre)

· Forum internazionale “Trieste Summit – IMEC India / Via del Cotone” (4–5 dicembre)

· Fiera delle Professioni promossa dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia (9 dicembre)

· Pranzo solidale di Natale della Comunità di Sant’Egidio (25 dicembre)

· Numerosi eventi e convention di fine anno di grandi aziende.

Performance economica in forte crescita – I numeri degli eventi e dei loro partecipanti si traducono in dati economici crescenti e altrettanto positivi. GCC registra un incremento del fatturato del 21% nei primi nove mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. La previsione di chiusura d’anno si attesta a circa 5 milioni di euro, superiore di 500 mila euro al 2024 e di 400 mila euro agli obiettivi fissati dal CdA. L’EBITDA (margine operativo lordo) supererà il milione di euro, generando il secondo anno consecutivo di gestione in utile.

Prospettive future rosee – Le prenotazioni già acquisite per il 2026 concretizzano un tasso di occupazione già vicino al 50%, mentre per il 2026-28 è in fase di perfezionamento il piano pluriennale che prevede crescita costante degli eventi e del fatturato, con l’obiettivo dell’utile di bilancio per tutto il triennio. Previsti inoltre ulteriori investimenti per il miglioramento delle strutture.

Trieste capitale dei congressi nel 2026 – Dal 26 al 28 febbraio 2026 Trieste ospiterà la Convention nazionale di Federcongressi, l’associazione italiana delle imprese del settore. L’evento – ottenuto grazie alla candidatura congiunta di PromoTurismoFVG e Generali Convention Center Trieste – sarà un’occasione unica per presentare la città e la regione a tutte le organizzazioni che governano il turismo di qualità in Italia, data la presenza attesa di centinaia di operatori e decision maker del comparto. Si prevedono significative ricadute su ospitalità, ristorazione e indotto turistico, sia nel corso dell’evento, sia in ottica successiva, grazie alle occasioni e al networking maturati in seguito all’Assemblea.

Il Commento del Presidente Roberto Morelli – «Anche il 2025 promette di concludersi ben al di là degli obiettivi, sia per la quantità e qualità degli eventi, sia per i risultati gestionali. E siamo ambiziosi e fiduciosi anche per il prossimo triennio. Trieste esercita grande attrattività sui congressisti di ogni settore, anche grazie alla sua impronta scientifica e internazionale. Ne deriva una crescita del turismo di qualità e non occasionale, consono all’identità della città. Noi lavoriamo per imprimere professionalità, flessibilità e dinamismo a tutta la nostra attività, rendendo il centro congressi appetibile per ogni genere di evento, purché di livello adeguato. E questa strategia di massima apertura sta premiando. Ci proponiamo costantemente come luogo d’incontro di persone e idee di qualità, con caratteristiche di volta in volta diverse, ma sempre improntate all’eccellenza nei rispettivi ambiti. E in un mondo che dialoga sempre meno, proporre quotidianamente dialogo è salutare» afferma Roberto Morelli, Presidente di Trieste Convention Center SpA, società gestrice del Generali Convention Center Trieste.

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Firmato oggi a Staranzano il Documento di Intenti per il Contratto di Fiume dell’Isonzo.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Firmato oggi a Staranzano il Documento di Intenti per il Contratto di Fiume dell’Isonzo, promosso dallo stesso Comune ospite; la firma ha coinvolto una trentina di soggetti tra Istituzioni, associazioni, ordini professionali e società partecipate.

La prima firma è stata quella dell’Assessore Regionale alla Difesa dell’Ambiente Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, poi il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, Marina Colaizzi e il Sindaco di Staranzano, Marco Fragiacomo. A seguire 16 comuni, due ordini professionali, la partecipata Irisacqua, i due Consorzi di Bonifica di riferimento e vari Circoli e Associazioni a sostegno dell’ambiente e del territorio.


L’inizio di un percorso importante e continuativo è stato siglato oggi a Staranzano, con la firma del Documento di Intenti del Contratto di Fiume dell’Isonzo.
Efficace modello di governance partecipata per lo sviluppo locale, il Contratto di Fiume riveste, in Friuli Venezia Giulia, un ruolo assolutamente strategico per la tutela, la corretta gestione e la valorizzazione dei bacini fluviali della Regione. Crescono, infatti, di numero i Contratti di Fiume regionali, già sottoscritti e in attivazione.
L’obiettivo è promuovere una gestione sostenibile del fiume e delle sue risorse, rafforzando la cooperazione tra enti, comunità locali e portatori d’interesse, nel pieno rispetto degli strumenti di pianificazione e delle direttive europee in materia ambientale.

Il Comune di Staranzano, attraverso il suo Assessorato all’Ambiente, si è fatto promotore del Contratto di Fiume dell’Isonzo, e ha chiamato oggi nella sua sede tutti i soggetti con i quali questo percorso è iniziato, per siglare il Documento di Intenti che dà il via al processo d’avvio del Contratto di Fiume per la parte italiana: un patto di responsabilità collettiva tra istituzioni, cittadini e territorio, per garantire un futuro sostenibile a uno dei corsi d’acqua più simbolici del Friuli Venezia Giulia.

L’Amministrazione Comunale di Staranzano ha salutato i presenti con molta emozione, attraverso le parole del Sindaco Marco Fragiacomo che ha sottolineato l’importanza che questo patto parta dal paese che ospita la foce del fiume, anche sede di una delle più importanti Riserve Naturali della Regione, e quanto sia stato importante trovare il favore così immediato e spontaneo dei tanti comuni, enti, associazioni che si sono allineati nell’intento comune di cominciare insieme un percorso così complesso e insieme profondamente necessario, già volto a una prospettiva transfrontaliera, per la caratterizzazione storico-geografica tanto speciale del fiume Isonzo.

L’Assessore Fabio Scoccimarro ha commentato l’iniziativa con grande favore, adducendo alla metafora del fidanzamento; un passo iniziale, dunque, che guarda a un futuro in grande, un “matrimonio di successo”, auspicando a sua volta di allargare la pertinenza del contratto del fiume “sacro” alla patria, e insieme luogo di grande vita, anche alla parte slovena del bacino idrografico: per questo processo le basi sono già avviate, grazie a un obiettivo specifico di governance che la Regione Friuli Venezia Giulia ha voluto inserire nell’accordo, che attiva l’interlocuzione con il Ministero degli Affari Esteri: presente anche la Senatrice Francesca Tubetti, sensibile testimone dei rapporti con il Ministero.

A seguire la dott.ssa Marina Colaizzi ha specificato la ferma volontà del Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali di agevolare e supportare questo Contratto, che coinvolge non solo parti politiche ma anche e soprattutto tecnici, comunità, cittadini che soltanto lavorando con uno scopo comune possono farsi garanti della forza di questo patto: le basi fin qui poste sono già molto fiorenti e la consapevolezza di tutte le parti che vivono il fiume – dice Colaizzi – deve divenire sempre più un fatto culturalmente condiviso e fatto proprio da tutta i livelli della comunità.

Dopo gli interventi esplicativi di di Matteo Bisaglia (Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali), di Marco Lipizer (Servizio Difesa del Suolo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia) e di Marco Abordi (project manager del Contratto di Fiume dell’Isonzo), si è passati alla firma e si sono avvicendati – dopo la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Autorità di Bacino distrettuale Alpi Orientali, il Comune di Staranzano anche i Comuni di Farra D’Isonzo, Fiumicello Villa Vicentina, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Mariano del Friuli, Ronchi dei Legionari, Ruda, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Savogna d’Isonzo, Turriaco, Villesse; l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Gorizia, l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Gorizia, Irisacqua Srl, Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana, Circolo Legambiente “Ignazio Zanutto”, Legambiente Gorizia Aps, Associazione Ambientalista Eugenio Rosmann, Associazione Lacus Timavi, Associazione Punta Barene, Associazione per la Conservazione della Natura Co.Na.

Sono intervenuti – a latere dei relatori – il prof. Francesco Visintin, titolare dei corsi di Geografia degli spazi dell’uomo, Geografie dell’Europa centro orientale e Geografia Umana dell’Università di Udine e la Presidente del Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana, Rosanna Clocchiatti.

Così Roberta Russi, Assessore all’Ambiente del Comune di Staranzano, commenta il nuovo percorso: “Le comunità situate sull’asta del fiume si stringono attorno al corpo idrico e ne condividono le sorti, affrontando insieme questioni quali la creazione di nuove aree protette, la tutela della qualità delle acque, l’annosa e problematica regolamentazione delle portate. Oltre a interagire con i Comuni italiani, l’Amministrazione di Staranzano, fin dalla prima edizione del Festival dell’Acqua nel 2023, ha iniziato ad approfondire queste tematiche con i Comuni oltre confine, dalla fonte alla foce del fiume, al fine di iniziare un lavoro costruttivo e condiviso. Questo l’obiettivo che accomuna tutti gli stakeholders finora coinvolti: strutturare una rete di intenti dal basso che faccia sentire una voce unisona a tutti i livelli, per tutelare al meglio l’intero bacino idrografico. Per una gestione più sostenibile dell’acqua, fonte di vita”.

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XIV edizione delle GIORNATE FAI D’AUTUNNO: quasi 1.500 visite a Trieste.

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Trieste, 19 ottobre 2025 – La XIV edizione delle Giornate FAI d’Autunno a Trieste si è svolta sabato 18 e domenica 19 ottobre, una settimana dopo il resto d’Italia per non sovrapporsi alla Barcolana. Le quasi 1.500 visite, ottenute grazie alla disponibilità dei volontari FAI e del personale dei beni aperti – il Palazzo della Cassa di Risparmio e il Palazzo della Banca d’Italia – portano le visite totali in Friuli Venezia Giulia ad avvicinarsi alle 9.000 unità.

Il percorso Via Cassa di Risparmio tra storia, arte e creatività ha proposto un viaggio che dal passato al presente per aprirsi al futuro. I partecipanti hanno ascoltato la storia del palazzo in via Cassa di Risparmio, 10 a Trieste realizzato nel 1891 su progetto dell’architetto Enrico Nordio e ristrutturato un secolo dopo dall’architetto Visintin; hanno avuto l’opportunità di accedere alla sede della Fondazione CRTrieste, solitamente chiusa al pubblico, che custodisce la Collezione Arte e Industria Stock e una selezione della propria Collezione d’Arte ricca di opere dei più importanti maestri giuliani dell’Ottocento e del Novecento; infine hanno visitato l’Archivio e gli spazi espositivi di ITS Arcademy, il primo museo in Italia dedicato alla moda contemporanea passeggiando attraverso le creazioni dei più talentuosi designer internazionali, opere che raccontano l’evoluzione della moda come linguaggio artistico del nostro tempo e inesauribile fonte di ispirazione creativa.

La sede triestina della Banca d’Italia si trova in Corso Cavour, nel cuore del Borgo Teresiano, quartiere sorto intorno alla metà dell’Ottocento dopo l’interramento delle saline. I visitatori hanno potuto ripercorrere la storia dell’edificio ed entrare negli interni di questo maestoso palazzo, solitamente non accessibile al pubblico. L’edificio, inizialmente progettato dagli architetti Müller e Geiringer e realizzato da Giorgio Polli come sede della filiale triestina della II.R. Privilegiata Banca Austro-Ungarica (Österreichische-Ungarische Bank), passò nel 1918 alla Banca d’Italia. La struttura, allora ritenuta modesta e non adeguata alle nuove esigenze, venne ampliata a partire dal 1922 dall’ingegnere superiore della Banca d’Italia Biagio Accolti-Gil in collaborazione con l’architetto Arduino Berlam.

Nella nostra Regione sono stati aperti in totale 22 luoghi speciali in 8 Comuni. Oltre a Trieste ricordiamo Cividale del Friuli (UD), Gorizia, Moruzzo (UD), Pordenone, Ruda (UD), San Daniele del Friuli (UD), Socchieve (UD) e Valvasone Arzene (PN).

“Ringrazio profondamente tutti i volontari dei Gruppi FAI Giovani, dei Gruppi FAI e alle Delegazioni FAI che hanno dedicato tempo ed energie per aprire questi luoghi meravigliosi, sempre con il sorriso e con il desiderio di condividere la bellezza del nostro territorio. Ho avuto modo di vederli “in azione” in occasione di questa XIV edizione delle Giornate FAI d’Autunno, la prima per me, ed è stata una vera emozione. Ringrazio anche i proprietari dei beni, le Istituzioni e le associazioni che hanno collaborato al successo delle GFA” — ha detto Beatrice Duranti, Presidente Regionale del FAI per il Friuli Venezia Giulia.