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Riscoprire l’essenziale e la pace interiore: a Molfetta un incontro che invita a fermarci.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Molfetta, sabato 18 ottobre: un pomeriggio per riscoprire l’essenziale e la pace interiore

Sarebbe riduttivo definirlo un semplice convegno, perché “L’urgente necessità di una pace mentale, fisica e sociale” è molto di più: un’esperienza aperta a tutti, un incontro che ci invita a fermarci, respirare e ritrovare noi stessi in un momento collettivo di ascolto, emozione e consapevolezza.

Sabato 18 ottobre, alle ore 18:00, Palazzo Turtur a Molfetta accoglierà cittadini, studenti e associazioni per un pomeriggio che unisce cultura, riflessione e memoria.
L’evento, organizzato dalle associazioni Eredi della Storia e Radio Idea con il patrocinio del Comune di Molfetta, propone un viaggio nel cuore dell’essere umano, lontano dal rumore della quotidianità e dalle distrazioni dei social, per riscoprire cosa davvero conta.

Il pomeriggio inizierà con una visita immersiva ai Musei degli Eredi della Storia e della Radio e Televisione, due luoghi che raccontano come comunicavamo e come vivevamo, per ritrovare nelle nostre radici l’energia di un nuovo inizio.
Seguirà la conferenza, dove due voci d’eccezione accompagneranno il pubblico in un dialogo aperto sul significato profondo della pace.

Il Dott. Domenico Scoglietti, direttore scientifico e culturale di ISSUP – International School of Studies for Universal Peace, guiderà una riflessione che parte dalla dimensione interiore per arrivare a quella sociale, dimostrando che la pace non è un ideale lontano, ma un percorso concreto che ciascuno può intraprendere.
Accanto a lui, la Prof.ssa Antonella Nardelli, vicepresidente nazionale di ISSUP e coordinatrice della sezione Pedagogia di Pace, offrirà una visione diretta e coinvolgente sull’importanza dell’educazione al rispetto e al dialogo come basi per una nuova convivenza umana.

L’incontro sta già suscitando grande interesse in città e nei territori vicini: scuole, associazioni e cittadini hanno colto lo spirito dell’iniziativa, che vuole essere un’occasione per condividere pensieri, emozioni e un senso di comunità.
In un mondo dove il futile è diventato indispensabile e il necessario un optional, questo appuntamento invita a ripartire dall’essenziale: da noi stessi e dagli altri.

L’appuntamento è per sabato 18 ottobre 2025, ore 18:00, a Palazzo Turtur – via Preti 29, Molfetta.
L’ingresso è libero, la prenotazione consigliata.
Per informazioni e adesioni, è possibile contattare:
Ass. Eredi della Storia – Corso Dante n. 92, Molfetta
WhatsApp: 3392028772 / 3491821300 (Radio Idea)

Al via il Contratto di Fiume dell’Isonzo, promosso dal Comune di Staranzano.

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Al via il Contratto di Fiume dell’Isonzo, promosso dal Comune di Staranzano:
un percorso condiviso per la tutela e la valorizzazione del fiume più simbolico del Friuli Venezia Giulia
Lunedì 20 ottobre la cerimonia di sottoscrizione del Documento di Intenti (ore 10.00, Sala Consiliare del Comune di Staranzano)

Efficace modello di governance partecipata per lo sviluppo locale, il Contratto di Fiume riveste, in Friuli Venezia Giulia, un ruolo assolutamente strategico per la tutela, la corretta gestione e la valorizzazione dei bacini fluviali della Regione. Crescono, infatti, di numero i Contratti di Fiume regionali, già sottoscritti e in attivazione.

Il Comune di Staranzano, attraverso il suo Assessorato all’Ambiente, si è fatto promotore del Contratto di Fiume dell’Isonzo, fiume transfrontaliero che nasce nella Val Trenta, in Slovenia, e sfocia nell’Adriatico, dopo aver attraversato in Italia il territorio dell’ex provincia di Gorizia: un patto di responsabilità collettiva tra istituzioni, cittadini e territorio, per garantire un futuro sostenibile a uno dei corsi d’acqua più simbolici del Friuli Venezia Giulia.

Lunedì 20 ottobre alle 10.00, nella Sala Consiliare del Comune di Staranzano, ha luogo la cerimonia di sottoscrizione del Documento di Intenti del Contratto di Fiume dell’Isonzo – Parte italiana. A firmarlo sono i soggetti italiani finora coinvolti: la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, i Comuni rivieraschi, nonché consorzi, ordini professionali e associazioni del territorio che hanno scelto di aderire al progetto.

La firma rappresenta l’atto iniziale di un articolato percorso condiviso e partecipato volto alla costruzione di uno strumento di pianificazione e gestione integrata del bacino dell’Isonzo.

L’obiettivo è promuovere una gestione sostenibile del fiume e delle sue risorse, rafforzando la cooperazione tra enti, comunità locali e portatori d’interesse, nel pieno rispetto degli strumenti di pianificazione e delle direttive europee in materia ambientale.

Una prospettiva che valica i confini nazionali. È volontà condivisa dei promotori, infatti, ampliare progressivamente il percorso anche alla parte slovena del bacino idrografico, nel rispetto dei ruoli istituzionali e degli accordi internazionali in vigore. Un primo passo in questa direzione è rappresentato dall’incontro del progetto Interreg WABIN, in programma a novembre a Nova Gorica: un laboratorio partecipativo transfrontaliero finalizzato alla redazione di un Protocollo d’Intesa italo-sloveno, contenente gli indirizzi strategici e le azioni pilota condivise per la gestione integrata del bacino.

Ad aprire l’incontro di lunedì 20 ottobre sono i saluti istituzionali di Fabio Scoccimarro, Assessore alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e di Marina Colaizzi, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali.

Questi gli interventi in programma:

  • “I Contratti di Fiume nel Distretto delle Alpi Orientali”, di Matteo Bisaglia (Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali);
  • “I Contratti di Fiume nella Regione Friuli Venezia Giulia”, di Marco Lipizer (Servizio Difesa del Suolo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia);
  • “Il Contratto di Fiume Isonzo: stato dell’arte e prossimi passi”, di Marco Abordi (project manager del Contratto di Fiume dell’Isonzo).

Dopo la firma ufficiale del Documento di Intenti ha luogo un brindisi conviviale per sancire l’inizio di questo percorso.

Così Roberta Russi, Assessore all’Ambiente del Comune di Staranzano: “Le comunità situate sull’asta del fiume si stringono attorno al corpo idrico e ne condividono le sorti, affrontando insieme questioni quali la creazione di nuove aree protette, la tutela della qualità delle acque, l’annosa e problematica regolamentazione delle portate. Oltre a interagire con i Comuni italiani, l’Amministrazione di Staranzano, fin dalla prima edizione del Festival dell’Acqua nel 2023, ha iniziato ad approfondire queste tematiche con i Comuni oltre confine, dalla fonte alla foce del fiume, al fine di iniziare un lavoro costruttivo e condiviso. Questo l’obiettivo che accomuna tutti gli stakeholders finora coinvolti: strutturare una rete di intenti dal basso che faccia sentire una voce unisona a tutti i livelli, per tutelare al meglio l’intero bacino idrografico. Per una gestione più sostenibile dell’acqua, fonte di vita”.

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons: Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0

Trieste 20 settembre 2025. Convegno: Guerra chiama Guerra: dove porta il riarmo?

Si riporta il comunicato come ricevuto.

Il «Comitato di Mutuo Appoggio Lavoratori Radio TV» (www.comitatoradiotv.it), in collaborazione con il blog «vento di nord est» (www.ventodinordest.com), ha il piacere di invitarvi alla conferenza dal titolo:

Guerra Chiama Guerra: dove porta il riarmo?

L’incontro si terrà sabato, 20 settembre 2025, alle 17 presso la Sala Xenia, Riva III Novembre 7, a Trieste. Ingresso libero. Anche in diretta streaming (dettagli in calce al documento).

I tradizionali strumenti della diplomazia e del diritto internazionale appaiono oggi deboli e delegittimati. L’utilizzo di un rampante militarismo – l’idea che la guerra sia il mezzo più opportuno per conseguire dei fini politici – si sta rapidamente insinuando nella società. La soluzione per la “sicurezza” prospettata da molti leader sembra passare quasi esclusivamente per un rapido e massiccio riarmo.
Quanto sono giustificati i timori per la sicurezza in Europa? L’informazione attuale esprime adeguatamente la complessità di un mondo sempre più multipolare? Il militarismo, il nazionalismo, la logica dell’escalation, quali conseguenze possono avere sulla società? Quanto costa il riarmo?
Queste le principali questioni trattate nel convegno che si avvale di qualificati relatori alcuni con esperienza diretta sul campo di guerra.

Interverranno:

· Marc Innaro, scrittore e giornalista, già storico corrispondente Rai da Mosca, Gerusalemme e da Il Cairo. Ha seguito da vicino i conflitti e le tensioni che hanno attraversato l’Est Europa, il Medio Oriente e l’Africa.

· Diana Bošnjak Monai, scrittrice, illustratrice, è nata a Sarajevo da una famiglia multietnica e multiculturale. Ha conosciuto la tragedia delle guerre balcaniche che ha raccontato in alcuni suoi libri.

· con un videomessaggio di Francesco Vignarca, Coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo è autore di diversi libri e articoli sul tema degli armamenti. È co-fondatore di «Milex» – osservatorio sulle spese militari italiane.

Introduce e modera: Biagio Mannino, giornalista specializzato in politica internazionale e analista della comunicazione pubblica.

Per maggiori dettagli e aggiornamenti: https://www.comitatoradiotv.it/

Il convegno sarà anche in diretta streaming:

Youtube: https://www.youtube.com/live/Z6ydKECQAhU

Rumble: https://rumble.com/user/comitatoradiotv

Per informazioni: media@comitatoradiotv.it

X (Twitter): https://twitter.com/ComitatoTv