Mario: lo sai quanto costa una bottiglia di olio di oliva?

Mario: lo sai quanto costa una bottiglia di olio di oliva?
(di Biagio Mannino)

Nonostante siano apparentemente in molti a “celebrare” il giorno 9 settembre 2024 come il “Draghi Day”, in realtà, quella che emerge in modo importante, è la consapevolezza del declino inesorabile, neppure tanto lento, della povera UE, a partire proprio dai suoi protagonisti che vengono visti e descritti come i “salvatori” ma che, al contrario, tanto salvatori non sono.
Alla conferenza stampa tenuta il 9 settembre a Bruxelles, alla presenza della rinominata, tanto discussa, Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è stata presentata la relazione di Draghi sul futuro della competitività europea.
Un rapporto che conta 400 pagine dal quale ci si aspettava tanto ma, in particolare, la presa d’atto delle responsabilità di chi ha portato la povera Unione Europea ad una condizione sostanzialmente disastrosa.
L’incarico di svolgere questo studio e redigere la relazione fu affidato a Draghi un anno fa proprio da Ursula von der Leyen. Un anno politicamente intenso e che, con il passare del tempo, degli avvenimenti e delle progressive consapevolezze affiorate, ha messo in luce come Mario, Ursula e tutti gli altri, rappresentino non il futuro ma la continuità di quel passato costruito da loro stessi e, di conseguenza, non la risorsa ma il problema.
Dal rapporto emerge come l’Unione Europea si trovi in una fase di perdita di competitività e proprio nei confronti degli USA, così cari all’ex Presidente del Consiglio italiano al punto da citare la fedeltà al principio dell’atlantismo in occasione del suo discorso di insediamento all’importante incarico in “quell’indimenticabile” 2021.
Sostiene Draghi, in conferenza stampa, che occorrono 800 miliardi di euro all’anno per rilanciare la competitività in Europa, guardando alla digitalizzazione, alla de-carbonizzazione, alle politiche ambientali e alla sicurezza come punti di riferimento.
Forse Draghi, impegnato a scrivere il faldone di 400 pagine, si è dimenticato che le strategie energetiche, nella UE, sono saltate completamente grazie a quella politica atlantista così ben accettata ed esaltata come unica ed imprescindibilmente giusta, che ha portato la guerra in Europa, che ha privato del gas russo i Paesi UE e, in particolare, l’ormai ex locomotiva Germania, che ci ha isolati dal contesto globale, che ci ha impoveriti proprio nella competitività a favore di quella degli USA dell’amico Joe Biden.
Permettimi, Mario, di rivolgermi direttamente a te, dicendoti che non occorre frequentare i salotti finanziari mondiali per accorgersi del disastro post 2020: è sufficiente andare al supermercato sotto casa ed accorgersi di quanto tutto sia aumentato senza che gli stipendi e le pensioni abbiano seguito la stessa strada. Lo sai, Mario, quanto costa una bottiglia di olio di oliva?
Ma il disastro europeo lo vediamo bene anche nella mancata partecipazione al voto poiché, il popolo europeo, quello che, alla fine, dovrà tirare fuori 800 miliardi di euro all’anno, si sta ancora leccando le ferite per quanto i politici, europei, hanno prodotto in questi anni nella loro Europa che, guarda caso, non è più competitiva.
E sappiamo bene anche quali e quanti siano i problemi, noi, in Italia, guardando, ad esempio, al povero settore sanitario, lasciato disastrato dal “Governo dei migliori” che, Mario, ricorderai, eri tu a presiedere.
Quante cose, quante cose… ma non dimentichiamo la sicurezza: di fronte all’impoverimento del popolo europeo si investe in… armi!
Una linea questa che produce ricchezza per pochi a costi, umani, elevatissimi, ma… per la libertà e la democrazia… si fa questo ed altro, o più correttamente, si fa fare questo ed altro… agli altri, ovvero noi!
Alla fine la linea della continuità prosegue, ma gli occhi del popolo europeo si aprono sempre di più, lentamente, ma si aprono, e le parole, inevitabilmente si scontrano con la realtà delle cose.
Il 9 settembre 2024 resterà nella storia come l’ennesima occasione buttata, come il nuovo passo avanti per la trasformazione dell’Europa in terra delle opportunità per gli altri.

Tutti pazzi per.. le armi nucleari! Intanto lo “USA election show” prosegue con i sorrisi di Kamala.

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NOTA sui brani musicali: in questo video si fa uso di brani musicali con licenza di libero uso (CC BY) tratti dal sito FREE MUSIC ARCHIVE ( https://freemusicarchive.org ). In particolare in questo video è stato utilizzato il seguente brano: Axletree – Goldfinch_ Flight to the North

NOTA: l’immagine copertina del video è opera di Biagio Mannino.

NOTA: l’immagine in questo post è opera di Biagio Mannino.