Imbarcarsi per una missione umanitaria? Sì, ma in questo dramma non c’è spazio per l’ipocrisia!

Si riporta la lettera come ricevuta.

Imbarcarsi per una missione umanitaria? Sì, ma in questo dramma non c’è spazio per l’ipocrisia!

(de Il Grillo Scrivente)

Nel settembre scorso, il giornalista Saverio Tommasi, che da Wikipedia risulta trattare principalmente temi legati ai diritti umani e civili, si imbarca partecipando alla Global Sumud Flotilla. Come (sicuramente la maggior parte) delle persone sanno, la Flotilla è una missione; un contingente di decine di imbarcazioni con centinaia di persone, tra medici, infermieri e, per l’appunto, giornalisti. Sono partiti con l’obiettivo di “rompere l’assedio di Israele, fornire ai corrispondenti internazionali la possibilità di fare un reportage diretto da Gaza e fornire assistenza medica urgentemente necessaria ai palestinesi”, come dichiarato da Freedom Flotilla su Instagram.
Penso si possa dire obiettivamente che lo scopo della missione sia benefico, altruista, di aiuto. Mi domando quindi con quale coraggio si sia messo in viaggio, unendosi ad una missione, condivisibile o meno, ma definibile “con obiettivi senz’altro umanitari, seri ed importanti”, una persona che il 2 settembre 2021 pubblicava su Instagram una foto in cui se ne stava allegramente sorridente a tavola con altre due persone, dichiarando che avevano il Green Pass ma si erano seduti fuori per rubare tre posti a chi il Green Pass non l’aveva. Il tutto “chiuso” da uno smile che ride talmente tanto da farsi venire una lacrimuccia, e un cuoricino.

Caro Blogger, che cosa ci sia di amorevole da metterci un cuoricino non lo so; ma ho la certezza che non ci sia proprio niente da ridere nel fatto che un cittadino venga tagliato fuori da tutto e (per chi aveva più di 50 anni) resti senza stipendio per due mesi (per molti ha significato perdere il posto di lavoro). Non condividi la scelta di non vaccinarsi? Va bene, assolutamente lecito non condividere; ma sbeffeggiare e deridere…. No, caro Blogger, questo non è accettabile!… È curioso che una persona con questi “precedenti” si sia poi imbarcata per una missione umanitaria! In questo dramma non c’è spazio per l’ipocrisia!

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons: Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0

“Gocce dello stesso mare”. Il VIDEO della presentazione del libro di Paola Fara a Trieste.

“Gocce dello stesso mare”. Il VIDEO della presentazione del libro di Paola Fara a Trieste.

Il 19 settembre 2025, a Trieste, presso la libreria Knulp, si è svolta la presentazione del libro “Gocce dello stesso mare” che ha rappresentato un’occasione per ascoltare una voce che esce dagli schemi tradizionali ed abituali ma che, in modo profondo, semplice e diretto, ci riporta a vivere momenti di cui dobbiamo conservarne la memoria.

Non solo: una riflessione sulla quale meditare ed iniziare un percorso di elaborazione. Un libro per chi ha a cuore la verità e la giustizia.

Storie di dolore e invisibilità di chi ha subito, e continua a subire, le conseguenze di scelte imposte in nome dell’emergenza, si intrecciano nel viaggio umano intenso.

Una testimonianza potente che contribuisce a sottrarre le terribili vicende di questi anni all’oblio, alla rimozione e alla negazione cui una certa “visione di sistema” le vorrebbe condannare.

Si ringrazia, per la realizzazione di questo video intervista, Lucio Riccobon, per il supporto tecnico, le riprese ed il montaggio audio video.

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