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Bollette che passione! La risposta alla lettera.

Prontamente è arrivata la risposta alla lettera di Roberta Canziani.

Lettere al blog.

Bollette che passione! La risposta alla lettera.

(lettera firmata)
Capisco che una persona possa essere disorientata, ma la questione in realtà è
abbastanza semplice. O, almeno, più semplice di quanto sembri.
Da molti anni, per il gas e per l’elettricità la figura del venditore è stata separata
da quella del distributore.
A Trieste il distributore del gas, dell’elettricità e dell’acqua è AcegasAPSAmga.
Azienda controllata dal gruppo Hera. Per l’acqua, AcegasAPSAmga è anche
venditore, e dunque compare il nome sulle bollette. Per il gas e per l’elettricità
la figura del venditore, come dicevo, è stata separata da quella del distributore.
E dunque il nome AcegasAPSAmga non può comparire sulle bollette.
E chi sono i venditori di gas e di elettricità? Sono scelti dal cliente. Se una
persona volesse avere come venditore di gas e di elettricità Enel Energia, lo
potrebbe avere. Basta una telefonata a Enel Energia, suppongo. A scanso di
equivoci, il mio non è un consiglio, ma solo un esempio.
Se invece il cliente non ha mai scelto, in passato sono stati assegnati comunque
determinati venditori. Per il gas, a Trieste è stato assegnato EstEnergy. Per
l’elettricità era stata assegnata l’azienda ACEGAS APS Service (se non erro). Poi
questa azienda era stata sciolta, e automaticamente i clienti (quelli che non
hanno mai espresso scelte) sono stati spostati ad altre aziende, e ora il
venditore di questi clienti è EnergiaBase Trieste.

NOTA: l’immagine in questo post è opera di Biagio Mannino.

Lettere al blog: bollette che passione!

La lettera al blog: bollette che passione!

(di Roberta Canziani)

Caro blogger Biagio,

non vorrei approffittare troppo di questo punto di sfogo ma le ragioni per sentirsi estranei a come va il mondo sono proprio tante. Tu te ne vuoi dimenticare ma poi….l’arrivo delle bollette di acqua, luce e gas ti riporta quella sensazione… Al di lá degli importi che aumentano sempre anche se il tuo modo di vivere, di consumare non è che sia cambiato, la lettura dei fogli di accompagnamento che sono davvero tanti e che vorrebbero essere di spiegazione creano tante domande. A chi serve sapere “il mix medio nazionale di combustibili usati per la produzione dell’energia elettrica immessa nel sistema elettrico italiano del 2017 e 2018? I due anni precedenti? Ma se siamo quasi alla fine del 2020… Più interessante forse sapere che “dal 1 novembre 2019 si è perfezionata la cessione del ramo d’azienda di gas ed energia elettrica da parte della società Hera Comm s.p.a con contestuale trasferimento delle attivitá di vendita di gas ed energia elettrica ad Hera Comm NordEst s.r.l” …io non ci ho capito nulla anche perchè a me arrivano bollette da “EnergiabaseTRIESTE” (luce) e da EastEnergy (gas) e da AcegasApsAmga s.p.a (acqua)…forse avrei dovuto approffittare della settimana (che dev’esser giá finita) di educazione finanziaria della Presidenza dei Ministri di cui ho sentito alla radio senza però, lo ammetto, prestarci forse la giusta attenzione..
E neanche mi dilungo nei consumi stimati, in acconto, in riepilogo di cui ho scritto più volte anche sulle segnalazioni del Piccolo…e vado piuttosto a far qualcosa di concreto!

NOTA: l’immagine in questo post è opera di Biagio Mannino.

Lettere al blog: “Un’App per tutto”.

La lettera al blog di Roberta Canziani.

(di Roberta Canziani)

Egregio blogger. Com’è che si scrive? Beh forse non ha importanza approfitto di questo spazio per esprimere una mia sensazione e pensiero e chiederLe cosa ne pensa. Oggi vedo sul Piccolo una specie di vademecum non so neanche più su cosa.. i contenuti dei vari decreti in Coronavirus forse..il mio occhio cmq cade su un riquadro che dice che dal febbraio 2021 tutti i pagamenti verso la PA dovranno esser fatti tramite il portale pagoPA di cui abbiamo avuto un assaggio con la richiesta di pagamento Tari di quest’anno. Come molti altri hanno giá fatto notare, se prima con il mod. F24 non c’erano costi aggiuntivi e neanche se si pagava in posta mi dicono ora invece, in qualsiasi modo si paghi (una miriade di modi in più si ma quasi tutti che richiedono computer o smartphone) c’è una commissione o balzello a dir si voglia, che sia homebanking, bonifico(? Si può?) che si vada al tabacchino o in posta. E se prima si poteva pagare in un’unica soluzione ora comunque bisogna pagare due “balzelli” (si, ho optato per questa definizione!)
Per non parlare che non siamo tutti tecnologici, che appena appena si era imparato a usare il totem o lo sportello atm per fare i pagamenti (e non ho mica capito se ora da lá si può farlo) e questi continui cambiamenti sbalestrano..cmq ciò che mi ha fatto saltar la mosca al naso è che nell’articoletto si sottolineava il fatto che ciò é fatto “per i cittadini”!!!!
Fossero almeno onestl, posso capire forse che per le amministrazioni sará più facile ma almeno non vengano a dire che lo fanno per noi!
Che ne pensa? E si potrebbe far qualcosa per modificare questa deriva ipertecnologica ( i referti medici su portale altro esempio) per cui devi avere una app per tutto (ora anche per l’inps ) e quindi un cellulare nuovo, sempre più nuovo, con tanta tanta memoria..
Cordiali saluti

NOTA: l’immagine in questo post è opera di Biagio Mannino.