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Brutti segnali da Hong Kong. Ormai la “democrazia” si trasforma in concetto.

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Altri argomenti trattati in questa puntata:

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Le elezioni in Abruzzo premiano il centro destra.

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Se ne parla a Buongiorno Italia (RDE RADIO TV), la trasmissione a cura di Graziano D’Andrea con la partecipazione di Biagio Mannino.

Puntata 126/ stagione 2023-2024 12 marzo 2024.

Quando un partito di sinistra (il PD), da rosso, diventa… rosa stinto.

(di Biagio Mannino)

Forse la lavatrice ha lavorato male? Forse il programma era sbagliato? Fatto sta che il colore si è perso e, quel bel rosso, vivo, intenso, caldo… è diventato rosa, rosetto, stinto, tendente al grigiotto opaco.
Sì, sembra proprio di vedere la breve storia del PD, come in questi anni sia cambiato, da promessa in lenta metamorfosi del post 1989 a rapida realtà del post 2020.
Il primo problema già si mostra, quando, in aula, si va alla ricerca di dove stare: a sinistra o a centro – sinistra?
Non dovrebbero esserci esitazioni se quel perché su quella parola non fosse presente. Perché “centro” se si è orgogliosi del proprio passato?
Il PD, un partito in costante confusione di identità, che non sa più chi sia veramente, che guarda alle classi deboli che non esistono più, sostituite dalla debolezza diffusa di tutti, che dice di essere al fianco dei lavoratori e poi…
Sì, e poi, perché è difficile, difficilissimo, impossibile, dimenticare che, il PD, ha appoggiato, sostenuto, approvato, difeso, tutto il lavoro portato da Draghi e dal suo Governo.
Quel PD, di sinistra, che si trasforma in “centro” sinistra, che dice di essere tutto nel giusto e nel bene, talmente giusto e bene che, se non è giusto e bene targato PD, non è giusto e non è bene!
Quel PD che approvava restrizioni e privazioni dal lavoro e dallo stipendio può essere di sinistra o di centro sinistra?
“To be di sinistra or not to be di sinistra?”. Il dubbio rovina il sonno di Elly Schlein la SegretariO (o il SegretariA) “risolvi problemi” di quel PD post 2020, alla ricerca di se stesso dopo l’esperienza con Draghi che, alla fine, ha portato ad una vera e propria emorragia di voti e consentendo alla destra, di Giorgia Meloni, di trionfare con relativa tranquillità.
“Occorre provvedere”, avrà pensato la Schlein, “Dobbiamo fare qualcosa… di sinistra!” .
Riconoscere il disastro in cui l’Italia, quella delle persone, delle famiglie, dei LAVORATORI, si è ritrovata dopo pochi mesi di Governo Draghi? NO, troppo poco di sinistra!
Allora guardare alla situazione sanitaria, in condizioni precarie, dove ormai la fiducia del cittadino è sparita, completamente, dove entrare in un ospedale significa vedere l’immagine di uno Stato, l’Italia, in crisi profonda? NO, troppo poco di sinistra!
Allora prendersi la responsabilità, sì, la responsabilità di guardare a quelli che sono stati gli effetti della gestione dell’epidemia di Covid – 19. La responsabilità di vedere gli effetti dei vaccini, e di voler vedere anche, soprattutto, quelli avversi. Quelli che hanno portato centinaia di persone a Roma, a chiedere di essere ascoltate, considerate e non abbandonate perché sono, appunto, cittadini. E ancora, a prendere atto che nel periodo 2021 – 2022, in Italia, nella democratica Italia, c’è stata discriminazione, nei confronti di chi si assumeva Sì le proprie responsabilità, ovvero quelle di ragionare con la propria testa ed allontanarsi dall’illiberale ed anti democratico “pensiero unico”? NO, troppo poco di sinistra?
“Sai cosa facciamo?” avrà pensato la Schlein. “Facciamo una lotta epocale! Sì! Dai! Epocale! Trasformiamo le O in A!”.
Questo è importante! La vera uguaglianza! Così il Sindaco diventa la Sindaca, il Ministro la Ministra, il Medico la Medica, l’Avvocato l’Avvocata, l’Architetto l’Archi… Già, cosa diventa l’Architetto?
E poi il colpo di grazia! Definitivo! La guerra ai “bracci tesi”! Sì questa sì che è sinistra!
Alla fine, il povero popolo di sinistra, quello vero, non sa più dove andare. Dove, alla tristezza di una politica che non rappresenta più, che si nasconde dalle proprie azioni e responsabilità proponendo paure e battaglie al niente, si mostra la criticità del momento storico in cui viviamo e dove, forse, è proprio il concetto di “destra” e “sinistra” ad essere superato, alla fine, sostituito da quello di “noi pochi ed esclusivi” e “tutti gli altri”.

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons.