Un anno dalle elezioni presidenziali USA.

(di Biagio Mannino)

Un anno è passato dalle elezioni del mese di novembre 2020 per la nomina del quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti.
Un percorso che resterà nella storia degli USA per l’intensità, la drammaticità e per i momenti e livelli molto bassi che sono stati raggiunti.
Da subito, ancora in fase di campagna elettorale, si capiva che non sarebbero state delle elezioni facili.
I toni molto accesi facevano presupporre quanto poi accadeva già dal giorno dopo la chiusura dei seggi. Donald Trump non accettava il risultato che lo vedeva sconfitto e imputava brogli alla gestione elettorale ma, successivamente, veniva smentito.
Il punto più basso veniva raggiunto il 6 gennaio 2021 quando una folla di persone assaltava il palazzo del Congresso, dove erano riuniti i componenti per l’ufficializzazione della vittoria di Joe Biden.
Vi furono cinque vittime e l’immagine della democrazia americana ne usciva compromessa.
Gli USA vedono in quell’episodio la conferma di una fase di debolezza e di perdita del loro ruolo di potenza primaria e, se con George Bush raggiungevano l’apice della forza, a Joe Biden l’incarico di cercare di non portarli a ruoli marginali in un contesto in cui la geopolitica mondiale è profondamente cambiata.

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons.

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