Qualcuno vuole il mostro: la guerra in Europa!

(di Biagio Mannino)

Accuse precise della Russia nella direzione dell’Ucraina, in riferimento all’attentato compiuto dai terroristi tagiki nella periferia nord occidentale di Mosca: i servizi segreti ucraini hanno contribuito all’attentato terroristico.
Lo ha dichiarato Alexander Bortnikov, direttore del FSB, i servizi di sicurezza interni della Russia.
Non solo, ad aggravare il tutto, avanza anche l’ipotesi di un coinvolgimento di USA ed UK.
Sale ulteriormente la tensione tra la Russia, l’Ucraina e la NATO e, la linea estrema della contrapposizione si afferma sempre di più con una grande accelerazione.
La scorsa settimana si è tenuto l’ultimo Consiglio europeo ordinario prima delle elezioni di giugno. Ciò che ha mostrato sono stati i toni duri, che rendono irriconoscibile quell’Unione Europea onorata del Premio Nobel per la pace solo 11 anni fa.
L’Unione Europea che guarda alla linea delle armi, le dichiarazioni di Macron di inviare truppe in Ucraina, la voce di Kuleba che invita gli Stati Europei a cominciare a non escludere la guerra e, dopo, il terribile attentato a Mosca: tutto in pochi giorni.
Dal 2021, quando la situazione incominciava ad aggravarsi, non c’è stata nessuna forma di tentativo di evitare, o almeno limitare, l’escalation.
Dopo due anni di guerra nessuna forma di trattativa o inizio di dialogo ma solo armamenti e minacce crescenti.
La linea della politica euro atlantica si mostra diametralmente opposta a quello che è il comune sentire dei popoli europei.
Come evidenziato dai sondaggi, i cittadini sperano nella fine della guerra (mentre i politici, sordi, investono nelle armi) e ritengono che la preoccupante situazione economica dipenda proprio dalla guerra stessa.
I popoli dell’intera Europa, dal Portogallo alla Russia, ormai sembrano non ritrovarsi più così come le tante parole non convincono ad accettare l’arrivo del mostro che qualcuno vuole: la guerra in Europa!