Solo una domanda semplice semplice ai candidati. Basta rispondere SI o NO.

(di Biagio Mannino)

Pur nella consapevolezza che risposte non arriveranno, una domanda, ai candidati, ai partiti, ai movimenti e, in sostanza, a tutti coloro che si adopereranno in occasione delle prossime elezioni legislative nella speranza di essere eletti, la voglio fare: abrogherete tutti quei decreti realizzati dal Governo Draghi che hanno portato gli italiani a vivere situazioni di oggettiva difficoltà sociale, economica, finanziaria, sanitaria, scolastica e tanto, tanto altro ancora?
La questione è molto semplice. Se è vero che è iniziata la competizione elettorale e, se è vero che il Governo Draghi è caduto anticipatamente rispetto alla naturale conclusione della legislatura, allora tutto questo implica che il lavoro del Governo Draghi non è stato all’altezza di essere considerato utile agli interessi del Paese in generale, dei cittadini italiani in particolare.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, difficile, difficilissimo non vederli, difficile, difficilissimo fare finta di vedere altro, ciò che si sperava ma che, al contrario, non c’è.
Gli italiani impoveriti, gli italiani senza prospettive, spaventati dall’incertezza sociale ed economica, colpiti da restrizioni dure, pesanti, dolorose e di dubbia costituzionalità, divisi tra loro dopo un anno di contrapposizioni, indeboliti nelle prospettive di conseguenze belliche e tanto altro ancora che conosciamo bene.
E adesso la parola ai candidati, ai partiti che dicono di pensare ed adoperarsi per l’Italia, ma quell’Italia, coincide anche con il popolo italiano?
Continuiamo a sentire parlare di atlantismo, quella parola che è stata il programma, la linea guida del Governo Draghi e che, adesso, mostra tutte le sue conseguenze. E quei decreti, tanti, tantissimi, accompagnati in sede di conversione da richieste di fiducia e che si sono trasformati in incubi per quegli stessi italiani che avevano speranze per quello che Draghi avrebbe fatto. Sì, quei decreti, che fine faranno?
Gli italiani guardano le bollette del gas e della luce, guardano il lavoro che non c’è più, guardano l’inflazione all’8%, ricordano il Green Pass, le restrizioni, gli isolamenti, le esclusioni dal lavoro, dalla vita, e tutte le cose provate.
Gli italiani non guardano se e quando Draghi avrà un nuovo incarico e quanto questo sia prestigioso, gli italiani non guardano quanti mandati faranno i candidati del Movimento Cinque Stelle o se la sinistra ritroverà se stessa dopo essersi persa completamente. Gli italiani non guardano più, delusi, amareggiati, non guardano più la politica che li ha portati a queste condizioni di vita.
L’esaltazione di un passato che non c’è stato si scontra con un presente che c’è e, allora, abrogherete tutti quei decreti realizzati dal Governo Draghi che hanno portato gli italiani a vivere situazioni di oggettiva difficoltà sociale, economica, finanziaria, sanitaria, scolastica e tanto, tanto altro ancora?
Non è difficile rispondere alla domanda. Basta dire SI o NO. Eliminare tutto quello che è stato fatto e che ci ha portato a questo punto, oppure continuare su quella linea, quella del programma del Governo Draghi, quella del Governo che, nonostante tutte le celebrazioni, è caduto anticipatamente.
Non è difficile, credetemi, basta rispondere SI o NO.

NOTA: l’immagine in questo post è di libero uso ed è tratta da Wikipedia Commons.

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