(di Biagio Mannino)
L’inaugurazione “popolare” del Tallero, il monumento dedicato a Maria Teresa, è stata l’occasione per riportare Trieste a tempi lontani ormai un secolo, e l’Austria rivive, rivive nei ricordi di chi sentiva i racconti di quei triestini che quell’epoca l’avevano nel loro cuore, epoca ora sempre più lontana.
Lontana nel tempo ma che mai come ora sembra essere presente.
Infatti le celebrazioni, i monumenti e la crescente consapevolezza della propria storia, vedono sempre più triestini partecipare a queste iniziative.
Nonostante la Bora e la pioggia incessante, oggi erano veramente in tanti alla sfilata che, partendo da Piazza Sant’Antonio, giungeva in Piazza Ponte Rosso, dopo un percorso che ha visto un momento di celebrazione di fronte al monumento dell’Imperatrice d’Austria Elisabetta.
L’Austria e Trieste ieri e l’Austria e Trieste oggi: quella Grande Guerra che tutto ha spazzato via, che tutto ha messo da parte, anche nella memoria. L’Austria, ma anche la Germania, sempre più presenti nella Trieste del nuovo millennio, che sembra tornare a ricoprire il ruolo strategico che tradizionalmente ha avuto.
Geopolitica e strategie, e da qui la presenza crescente nella portualità, cruciale negli interessi di buona parte dell’Europa centrale. E non solo: dal settore immobiliare a quello turistico e tanto altro ancora, tutti elementi che mostrano come, alla fine, la Trieste periferica del ‘900 torni ad essere centrale nonostante l’apparente indifferenza e la sostanziale disattenzione agli eventi che qui si vivono.
NOTA: foto e video sono stati realizzati da Biagio Mannino che ne detiene la proprietà. Per eventuali richieste d’uso scrivere a ilventodinordest@gmail.com