
L’articolo “Strana città Trieste”, continua, a distanza di mesi dalla sua pubblicazione, a destare interesse.
Moltissime sono le visualizzazioni che ormai sono giunte a quota 20.000 in ogni angolo del mondo. E moltissimi sono i messaggi di gradimento che ormai sembrano rappresentare una voglia di raccontare ed esprimere una parte di storia, quella personale, che poi altro non è che la storia di Trieste, città ferita più e più volte e che con il tempo ne è divenuta inconsapevole ma sempre con la presenza di un’impercettibile malinconia.
Raccontare e ricordare, sembra essere la via per una presa di coscienza di sé. E così, in questo post, potrete leggere due scritti, tra tanti che mi sono stati inviati, particolarmente significativi.
Biagio Mannino.
Solo due riflessioni…
di Nada Frastor.
…vivo in una terra…
…dove le chiese…hanno l’aspetto di altre terre…
…dove le lingue …si mescolano ai dialetti…
…dove le sbarre del confine…non fermano la gente…
…e le loro culture…
..mentre …ci sono sbarre che non hanno confine…
…una terra dove tutto sembra immobile e tutto si muove…
…luogo di nazionalismi…e di grande apertura…
… teatro e la cultura sono ai primi posti…
..ma alcuni dicono frasi…come …
…noi qui…
…terra…fatta di mare…carso…montagne ..viti….
… gonne orientali…che affiancano borse di plastica…
…piene di speranza…
… donne che affollano i caffè…
…come un luogo di quotidiano incontro…di libertà…
..mentre…si fa a gara per lavare piatti…
…avvolte nel nero mantello dell’abuso…
..terra che… ferma nei ricordi …
.. sembra una dama…
…quando mostra le sue luci nelle splendide piazze…
..ma subito … incontri la ragazzina che è in lei..
….appena sali sul tram….e scopri…
…il carso..
…sanguigno come il sommacco…. candido come la roccia….
…verde come la speranza…
…contrasto di colori … forme …e culture…che unite sono armonia…
….terra…dove posso incontrare…i volti di molte terre….
…e pietre che ricordano…
…gente vissuta…venuta da lontano…
…come le onde che si infrangono sul molo…
…ognuna simile …ognuna diversa nella similitudine…
…a dare e togliere…
nada…
…dove le chiese…hanno l’aspetto di altre terre…
…dove le lingue …si mescolano ai dialetti…
…dove le sbarre del confine…non fermano la gente…
…e le loro culture…
..mentre …ci sono sbarre che non hanno confine…
…una terra dove tutto sembra immobile e tutto si muove…
…luogo di nazionalismi…e di grande apertura…
… teatro e la cultura sono ai primi posti…
..ma alcuni dicono frasi…come …
…noi qui…
…terra…fatta di mare…carso…montagne ..viti….
… gonne orientali…che affiancano borse di plastica…
…piene di speranza…
… donne che affollano i caffè…
…come un luogo di quotidiano incontro…di libertà…
..mentre…si fa a gara per lavare piatti…
…avvolte nel nero mantello dell’abuso…
..terra che… ferma nei ricordi …
.. sembra una dama…
…quando mostra le sue luci nelle splendide piazze…
..ma subito … incontri la ragazzina che è in lei..
….appena sali sul tram….e scopri…
…il carso..
…sanguigno come il sommacco…. candido come la roccia….
…verde come la speranza…
…contrasto di colori … forme …e culture…che unite sono armonia…
….terra…dove posso incontrare…i volti di molte terre….
…e pietre che ricordano…
…gente vissuta…venuta da lontano…
…come le onde che si infrangono sul molo…
…ognuna simile …ognuna diversa nella similitudine…
…a dare e togliere…
nada…
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1958 Redipuglia….
…piccola grembiule bianco..fiocco blu..
..la bandiera tricolore sventola accanto a me..
..di fronte..una scalinata..enorme..
..troppo alti quegli scalini ..a che servono..
..ci sono corpi morti..dentro..
..allora la gola si stringe..
..le lacrime affiorano..
..i sentimenti profondi….e altrettanto fuggenti..
come solo quelli di una bambina possono essere..
..affiorano..
..ti fanno sentire grande..
..la musica si diffonde..
..inni..
..parole..
commozione..
..cantiamo ..i morti..
..ti insegnano la fierezza dell’essere italiana..
..quei morti..li immagini..
..ricordi i racconti..
..la storia..che ti hanno insegnato..
..e ti senti importante nell’essere li..
..commemorarli..
..si gli sguardi adulti ti controllano..
..e tu..
controlli il sorriso che vorresti dare ..
..a chi ti e’ accanto..
..non e’ il momento..
.. senti..il peso di quegli italiani..
..morti ammazzati ..
..per me..
……………………me…..
……otto anni..
..ti senti emozionare..e canti l’inno…………….
……..ripensi a quei cattivi che li hanno uccisi..
..si cattivi…
……………………cattivi…………….
….all’improvviso………….
nonno piero…..lui io so..lui..
..non era cattivo..
…ma nel 1914..viveva qui in questa terra..
..e stava dall’altra parte..
..confusa..canti…e piangi ora di piu’..
..di piu’..
..ora …
…so..
..erano tutti vittime..
..dell’imbecillita’ umana..
..nascosta tra le bandiere..
.. gli inni ed il potere..
..oggi dico a te..
……..bimbo che non hai nome ..
..che non hai terra….
…che non hai religione…
..rifiuta la bandiera…
.che vorra’ asciugare…
.le tue lacrime.
…nada…
…piccola grembiule bianco..fiocco blu..
..la bandiera tricolore sventola accanto a me..
..di fronte..una scalinata..enorme..
..troppo alti quegli scalini ..a che servono..
..ci sono corpi morti..dentro..
..allora la gola si stringe..
..le lacrime affiorano..
..i sentimenti profondi….e altrettanto fuggenti..
come solo quelli di una bambina possono essere..
..affiorano..
..ti fanno sentire grande..
..la musica si diffonde..
..inni..
..parole..
commozione..
..cantiamo ..i morti..
..ti insegnano la fierezza dell’essere italiana..
..quei morti..li immagini..
..ricordi i racconti..
..la storia..che ti hanno insegnato..
..e ti senti importante nell’essere li..
..commemorarli..
..si gli sguardi adulti ti controllano..
..e tu..
controlli il sorriso che vorresti dare ..
..a chi ti e’ accanto..
..non e’ il momento..
.. senti..il peso di quegli italiani..
..morti ammazzati ..
..per me..
……………………me…..
……otto anni..
..ti senti emozionare..e canti l’inno…………….
……..ripensi a quei cattivi che li hanno uccisi..
..si cattivi…
……………………cattivi…………….
….all’improvviso………….
nonno piero…..lui io so..lui..
..non era cattivo..
…ma nel 1914..viveva qui in questa terra..
..e stava dall’altra parte..
..confusa..canti…e piangi ora di piu’..
..di piu’..
..ora …
…so..
..erano tutti vittime..
..dell’imbecillita’ umana..
..nascosta tra le bandiere..
.. gli inni ed il potere..
..oggi dico a te..
……..bimbo che non hai nome ..
..che non hai terra….
…che non hai religione…
..rifiuta la bandiera…
.che vorra’ asciugare…
.le tue lacrime.
…nada…