Biden vince e gli USA ritornano al mondo.
(di Biagio Mannino)
Alla fine le urne hanno dato il loro responso: Joe Biden è il 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America.
Ci sono voluti giorni, da quel 3 novembre, per arrivare ad un verdetto. Da quel giorno vicino ma che sembra molto lontano.
Tanti colpi di scena, polemiche, minacce.
Ma adesso Biden può iniziare il suo incarico e Kamala Harris sarà al suo fianco.
Donald Trump esce di scena, esce dalla Casa Bianca alla conclusione di un mandato, uno solo.
Cosa inedita negli ultimi 28 anni, poiché era dal 1992, con l’elezione di Clinton, che tutti i Presidenti successivi riuscivano a confermarsi anche per un secondo mandato.
L’esperienza Trump si è conclusa e quel voto, quello del 2016, sembra essere stato più una stranezza di quel momento storico che una effettiva esigenza di rinnovamento politico.
Stranezza perché questi quattro anni sono stati caratterizzati da contrapposizioni estreme, dettate da una visione che non si concilia più con la realtà mondiale presente.
America First non funziona. E oltre a questa visione, di fatto isolazionista, non funzionano tutte le analoghe iniziative che vogliono portare gli Stati a privilegiare esclusivamente loro stessi senza tenere conto che, ormai, ci piaccia o no, viviamo in un contesto globalizzato.
Ce lo ha ben tristemente dimostrato l’epidemia di Corona virus dove, il mondo così impegnato a dividersi in mille parti, ha visto gli effetti di cosa significhi essere isolati, ha visto il crollo delle economie proprio perché tutti avevano bisogno di tutti.
America First può essere tradotto in qualsiasi Stato First, per poi trasformarsi in un boomerang con conseguenze difficili da prevedere.
Trump finisce e resterà prevalentemente ricordato per la sua capacità di creare divisione, contrasti, contrapposizioni, così negli USA come altrove.
Una campagna elettorale difficile, povera di contenuti, povera di valutazioni politiche, ricca di alchimie e strategie, perché quello che contava era solo vincere.
Trump minaccia le vie legali ma, ormai, la direzione sembra essere segnata.
Anche i suoi collaboratori hanno capito che è finita e che la via dei ricorsi sembra essere ricca solo di altre sconfitte.
Un’America divisa, arrabbiata, sconcertata, colpita dal Corona virus e lasciata lì, con il mondo che la guarda e si interroga se possa essere considerata ancora un modello, un esempio.
Da Biden ci si aspetta molto. Una visione politica di ampio respiro, di inclusione e non di esclusione, di dialogo e non di contrasto, così con la Cina, così con l’Unione Europea.
Di Trump poco resterà se non la sua pesante eredità di divisioni sociali per un Paese che non ne aveva affatto bisogno.
NOTA: l’immagine in questo post è tratta dal sito www. corriere. it.