Joe Bidem: l’anti Trump.

800px-Biden_2013(di Biagio Mannino)

Anche se il “via” non è stato ancora dato, la campagna elettorale per le Presidenziali USA del 2020, si può ormai dire, è incominciata.
Per i Repubblicani Trump si pone come il successore di sé stesso, mentre per i Liberal la questione è più complicata anche se, forse, la soluzione è già lì, pronta.
Il Partito Democratico, dal 2016, con la candidatura di Hillary Clinton, non è di fatto riuscito a dare un seguito al fenomeno Obama.
Obama ha rappresentato, per la storia politica statunitense, una reale ventata di novità e di effettiva rivoluzione, in un Paese interetnico per definizione ma, che ancora non era riuscito ad esprimere la massima carica istituzionale con una figura proveniente dal contesto afroamericano.
Hillary Clinton è stata presentata come la continuità del nuovo, in quanto donna, ma, di nuovo, aveva ben poco essendo l’espressione della classica politica americana anni ‘90.
Due volte first Lady al fianco del marito, incarichi di Governatrice, Segretaria agli Esteri, erano solo alcune delle componenti del ricco curriculum di Hillary spalmate nell’arco di  quasi un trentennio.
Definirla espressione del nuovo che continuava dopo Obama, oggettivamente, sembrava molto azzardato.
E la storia ha visto il vero nuovo protagonista emergere. Quel Donald Trump che letteralmente non si nascondeva dietro a nulla e con quell’arroganza che piaceva, ostentava ricchezze e modi grossolani, non conoscenza e indifferenza alle logiche giuridiche ma di sicuro successo in un ambito di comunicazione politica indirizzata verso un elettorato non molto preparato.
Ma come in tutte le relazioni, anche la luna di miele finisce e, così, Trump raccoglie sì successi derivanti dal progressivo isolazionismo adottato in politica estera, ma solo temporanei poiché, nel tempo, queste scelte premiano il breve periodo ma gli effetti negativi si vedranno nel lungo.
Europa e Asia sempre più vicine , memtre gli USA non riescono neppure a controllare il loro contesto tradizionale rappresentato dal Sud America, sempre più caratterizzato da presenze cinesi e russe.
Il Partito Democratico si trova nella situazione di avere un avversario che ha spaccato l’opinione pubblica americana e, contemporaneamente, di non avere una figura in grado di confrontarsi con Trump.
biden2A meno che, paradossalmente, non si vada a cercare non nel futuro bensì… nel passato, e quel passato si chiama Joe Biden.
Joe Biden ha ricoperto l’incarico di Vicepresidente in occasione delle due amministrazioni Obama.
Appare, nella politica che conta veramente, durante la Convention di Denver del 2008 quando Hillary Clinton propose di nominare vincitore delle elezioni primarie del Partito Democratico proprio quell’Obama che era stato per lei il più difficile degli avversari.
Fu il momento giusto anche per Biden che, a sua volta, sempre per acclamazione, si ritrovò candidato alla vicepresidenza.
Una storia, quella di Biden, che lo pone all’opposto di Trump.
Trump nasce ricco, Biden no. Trump ostenta le sue capacità e la sua forza economica e finanziaria, Biden non ostenta, anzi combatte le difficoltà della vita, perdendo molte battaglie.
Sì, le difficoltà che si trova ad affrontare quando, nei primi anni ‘70 tutta la sua famiglia venne coinvolta in un terribile incidente stradale. Incidente nel quale morirono la moglie, la figlia, e i due figli sopravvissuti, restarono gravemente feriti.
Una vita difficile, quella di Biden, fatta di politica pura e di dolori incommensurabili.
Nel 2015 perse uno dei due figli.
E, in quell’occasione, proprio Obama lo aiutò  nell’affrontare le spese sanitarie che, in ogni caso, non servirono.
Biden all’opposto di Trump. Non il sogno americano , ma la vita, l’essenza stessa dell’uomo e della donna,  fatta di gioie e tristezze, di battaglie e di sconfitte.
Mantenne, durante l’esperienza da Vicepresidente, un ruolo dedicato in particolare alle questioni interne, alla vita fatta di problemi dei cittadini statunitensi.
Particolare attenzione diede alla lotta alla violenza di genere e tutto ciò che si correla.
Trump oggi teme Biden e i sondaggi confermano le paure del Presidente USA.
Vero è che alla comunicazione politica fatta di pettinature ed esibizioni di perfezione, Biden si colloca un passo indietro a Bernie Sanders ma sempre in netta antitesi a Donald Trump.
Ora il gioco inizia con le elezioni primarie e per Biden non sarà una passeggiata. Ma il Partito Democratico il candidato giusto già ce l’ha.

spot

NOTA: le immagini in questo post sono tratte da www. wikipedia. it e da www. YouTube. it, l’immagine “Biden President” è tratta da un video CBS.

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